Tweet


NEUTRALITÀ
In senso generale, situazione giuridica in cui viene a trovarsi uno stato che non voglia schierarsi come belligerante in un conflitto. Il caso della Svizzera offre l'esempio estremo di un paese che ha adottato la neutralità come valore permanente della propria politica internazionale; più spesso, tuttavia, tale condizione è funzionale alla strategia e al ruolo di una nazione in un dato contesto storico, e tende ad assumere, perciò, un carattere transitorio o strumentale. Nella storia dell'Italia unita, la neutralità segnò il periodo dal 3 agosto 1914 al 24 maggio 1915. Scoppiata la guerra mondiale, il governo esitò a schierarsi dalla parte degli imperi centrali, cui il paese era legato fin dal 1882 con la Triplice alleanza; mentre il movimento irredentista, attivo in vasti settori politici, spingeva per un intervento a fianco dell'Intesa, la maggioranza delle forze parlamentari e della popolazione era tuttavia per il mantenimento della neutralità. La svolta ebbe luogo sul finire del 1914, quando la Destra liberale, con Salandra e Sonnino, assunse una posizione decisamente interventista, appoggiata dal re e da potenti gruppi industriali e finanziari. Il 26 aprile 1915, all'insaputa del parlamento, il governo firmò il patto di Londra, che prevedeva la partecipazione dell'Italia al conflitto entro un mese. Il 20 maggio, le camere votarono i pieni poteri in caso di guerra al ministro Salandra.
Stats