Tweet


MOZAMBICO
Stato dell'Africa sudorientale. Il territorio subì l'occupazione dei portoghesi a partire dalla fine del XV secolo; divenne formalmente una colonia nel 1885. Conseguì l'indipendenza il 25 giugno 1975 dopo dieci anni di lotta armata anticoloniale condotta dal Frente de Libertacão de Moçambique (Frelimo) il cui leader, Samora Moises Machel, assunse la presidenza del nuovo stato che si costituì in repubblica popolare, con sistema a partito unico ed economia centralizzata. Subito dopo l'autonomia si scatenò una sanguinosa guerra civile tra il governo del Frelimo e l'opposizione armata della Resistencia nacional Moçambicana (Renamo), movimento anticomunista sostenuto dai servizi segreti rhodesiani e dal Sudafrica. La guerra distrusse quasi completamente le già scarse infrastrutture e le capacità produttive del paese, divenuto completamente dipendente dagli aiuti internazionali. Il 16 marzo 1984 il presidente Machel sottoscrisse col Sudafrica un patto di non aggressione e buon vicinato (trattato di Nkomati) nel tentativo, peraltro fallito, di bloccare il sostegno di Pretoria alla Renamo. In seguito alla morte di Machel, scomparso il 19 ottobre 1986 in un incidente aereo avvenuto in territorio sudafricano in circostanze poco chiare, gli succedette Joaquim Alberto Chissano, già ministro degli Esteri, il quale accentuò la politica di riforme e di aperture all'Occidente da poco iniziata dal suo predecessore. Dopo il terzo congresso del Frelimo (1977), che aveva sancito la trasformazione del Fronte da movimento di liberazione a partito marxista-leninista, i successivi congressi (1983; 1989; 1991) segnarono una progressiva apertura all'economia di mercato e al multipartitismo (introdotto dalla costituzione del 1990). L'accordo di pace con la Renamo, firmato a Roma il 4 ottobre 1992 con la mediazione dell'Italia, aprì una fase di transizione in vista delle prime elezioni pluripartitiche. Nel dicembre del 1992 giunsero in Mozambico i primi contingenti dell'Onu per garantire l'osservanza dell'accordo.
Stats