 |

MONACO, PATTO DI
(30 settembre 1938). Accordo raggiunto nella
capitale bavarese tra i rappresentanti di Germania (Hitler), Gran Bretagna
(N. Chamberlain), Francia (E. Daladier) e Italia (Mussolini), che consentì
ai tedeschi di occupare (1-10 ottobre) il territorio cecoslovacco abitato
dalla forte minoranza tedescofona dei Sudeti. La regione fin dal 1933 era
oggetto di rivendicazioni territoriali dei nazionalsocialisti, miranti a
riunire tutte le popolazioni di lingua e tradizioni tedesche in un unico
stato. L'esplicita minaccia di Hitler (12 settembre 1938) di procedere all'annessione
violenta dei Sudeti e il montare della tensione internazionale spinsero
Mussolini a farsi promotore dell'incontro di Monaco, dove non furono invitati
i dirigenti cecoslovacchi, diretti interessati. Il cedimento di britannici
e francesi alle pretese naziste in nome dell'appeasement provocò
in Hitler la convinzione che le potenze occidentali non avrebbero scatenato
un grave conflitto di fronte ad altre espansioni del Terzo Reich, mentre
presentò il duce italiano come salvatore della pace e contribuì
ad avvicinare l'Urss ai tedeschi (successivo accordo dell'agosto 1939).
Il compromesso si rivelò fragile, poiché l'intera Cecoslovacchia
fu poi occupata dalla Germania nel marzo 1939.
|
 |