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MARSHALL, PIANO
(1947-1952). Piano di aiuti economici all'Europa (conosciuto anche sotto la sigla Erp, European Recovery Program) che prese il nome del Segretario di stato americano George C. Marshall il quale, in un discorso tenuto all'università di Harvard il 5 giugno 1947, invitò i paesi europei a presentare un programma di ricostruzione economica che gli Stati Uniti si impegnavano a finanziare. La proposta intendeva favorire, con reciproco vantaggio, una ripresa dei sistemi economici e quindi degli scambi commerciali nei paesi colpiti dal secondo conflitto mondiale. Altro obiettivo era quello di porre un freno alla minaccia rappresentata dall'espansione sovietica. Nella conferenza di Parigi del 12 luglio 1947 sedici paesi europei, con l'esclusione dei paesi dell'Est, aderirono all'invito. Nell'aprile 1948 il Congresso americano approvò il piano varando un programma di finanziamenti quadriennale che operò sino al 1952. Il piano riuscì a realizzare molti dei suoi obiettivi. In Italia, in particolare, più che in impieghi direttamente produttivi, fondi furono utilizzati per far fronte al forte disavanzo della bilancia commerciale e di quella dei pagamenti.
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