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LIBERTÀ
In generale, assenza di costrizioni e vincoli. Il concetto di libertà presentò profonde differenze nelle diverse epoche storiche. Per gli antichi greci la libertà consisteva nell'esercitare collettivamente e direttamente la sovranità, concezione che si esprimeva nelle forme di governo delle città-stato. Nella Roma repubblicana la libertà era identificata con l'appartenenza al populus: libertas non era quindi un diritto innato dell'uomo, ma un diritto civile acquisito, sinonimo di civitas, che presupponeva il pieno godimento dei diritti politici. Con l'affermazione del principato questo concetto di libertas andò in crisi: il popolo romano non era più padrone di se stesso, ma sottomesso all'arbitrio del principe; le stesse libertà personali subirono restrizioni. In età medievale continuò la riflessione teorica sul concetto di libertà, ma in ambito civile il termine fu utilizzato soprattutto al plurale, a indicare non un diritto universale, ma piuttosto prerogative particolari, quali immunità, franchigie, privilegi di singole città o gruppi sociali. L'elaborazione del concetto moderno di libertà, come definizione dei limiti dell'intervento statale e tutela di una sfera di vita privata del cittadino, si sviluppò soprattutto con le contese religiose connesse alla Riforma, che portarono all'elaborazione, tra il XVI e il XVIII secolo, di teorie che sostenevano la piena tolleranza religiosa e la tutela della vita privata dell'uomo dal controllo dello stato. Esito maturo di queste riflessioni furono le rivoluzioni borghesi della fine del XVIII secolo, in cui queste concezioni trovarono piena applicazione (vedi liberalismo). Con la nascita del socialismo scientifico si fece strada l'idea che la libertà politica è una mistificazione senza uguaglianza economica e da allora la dialettica libertà/uguaglianza percorse in modo drammatico le vicende politiche e sociali dei paesi capitalistici, contribuendo anche a far lievitare i movimenti di liberazione dei popoli coloniali. Libertà e parità di diritti vennero coniugate anche nei movimenti contro la segregazione razziale negli Stati Uniti e in Sudafrica e divennero la chiave per rivedere dalle fondamenta il sistema di coercizioni della società sessista contro il quale dagli anni settanta si batté il movimento femminista.

L. Provero

C. Vivanti, Libertà, in Enciclopedia Einaudi, Einaudi, Torino 1979; C. Wirszubski, Libertas. Il concetto politico di libertà a Roma tra repubblica e impero, Laterza, Bari 1957.
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