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KOSSUTH,
LAJOS
(Monok 1802 - Torino 1894). Politico ungherese.
Membro della piccola nobiltà magiara del Felvidék (Slovacchia),
avvocato, sostenne ben presto idee radicali sulla questione nazionale
in Ungheria. Deputato dei magnati assenti alla Dieta di Presburgo (Bratislava,
1825), fu condannato al carcere per aver reso pubblici estratti dei dibattiti.
Dal 1841 al 1844 fu redattore capo del "Pesti Hirlap", ottenendo vasto
seguito tra i giovani di Pest e il seggio di deputato alla Dieta. Chiese
l'emancipazione dei servi, l'abolizione dei diritti feudali, la libertà
di stampa e l'autonomia politica dall'Austria, avversando la politica
riformista ma legalitaria del conte Széchenyi e dei moderati. La
rivoluzione del 1848 lo vide ministro del Tesoro nel governo Batthyány.
Divenuto presidente del Comitato di difesa nazionale, animò con
energico patriottismo la guerra contro l'Austria, giungendo a dichiarare
decaduta dal trono ungherese la dinastia degli Asburgo (14 aprile 1849).
Al pari di molti dirigenti nazionalisti magiari si dimostrò ostile
alle rivendicazioni autonomiste delle altre nazionalità nel regno
d'Ungheria, che si schierarono in campo avverso. Sconfitto, fu costretto
all'esilio, prima in Inghilterra e negli Stati Uniti e quindi a Torino.
Corresse le sue vedute sul problema delle nazionalità d'Ungheria
orientandosi verso una soluzione federale, ma condannò sino alla
fine il legame con l'Austria e il Compromesso costituzionale del 1867.
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