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JACKSON, ANDREW
(Waxhaw 1767 - Nashville 1845). Politico statunitense, presidente (1829-1837). Avvocato, coltivatore di cotone e commerciante, dopo essersi distinto nella lotta contro gli indiani, acquistò una vasta popolarità con la vittoria contro l'esercito britannico presso New Orleans (1815). Candidatosi alla presidenza nelle file democratiche nel 1824, fu però battuto da J. Q. Adams. Eletto presidente nel 1828 e di nuovo nel 1832, cercò di rafforzare il sostegno popolare al partito adottando misure come lo spoil system (attribuzione dei principali incarichi pubblici al partito vincente) e la convention elettorale e sostenne gli interessi degli schiavisti al sud e dei protezionisti al nord. Impostosi sul Congresso attraverso il ricorso frequente al veto, affrontò il problema della redistribuzione delle terre delle vecchie aree coloniali in piccole proprietà e combatté il monopolio finanziario della Bank of the United States. Determinato sulla necessità dell'uniformazione di tutti gli stati ai decreti federali, fece approvare per questo il Force Bill, che applicò in occasione del rifiuto dello stato della Carolina di adeguarsi alle nuove leggi tariffarie (1832-1833). Nel 1837 si ritirò a vita privata, dopo aver trasformato il Partito democratico e la vita politica negli Usa.
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