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ILLUMINAZIONE
La fornitura di luce artificiale in assenza di quella naturale, in particolari circostanze, con l'uso di torce catramate, di candele di cera o di sego, di lampade a olio, era già abituale nel mondo antico e medievale; tuttavia il costo dei materiali e i risultati assai scarsi ne limitarono l'uso, per secoli, allo stretto necessario. Non si ebbe nessuna significativa attenzione al problema fino a tutto il XVIII secolo, anche se la commercializzazione dell'olio di balena, del sego e la raffinazione del petrolio indicano una costante crescita dei consumi e quindi della necessità di illuminazione notturna. Scarsa attenzione suscitarono a livello di governo le prime dimostrazioni pubbliche di illuminazione a gas ottenuto dalla distillazione del carbone (Lebon a Parigi nel 1801; Winsor a Londra nel 1806). La fondazione della Gas Light and Coke Company a Londra nel 1812 promosse, però, l'installazione di alcune decine di chilometri di condutture a Londra, che entro pochi anni alimentarono decine di lampade a gas nella zona di Westminster. Dopo aspri dibattiti, dai contenuti anche religiosi (si contestava l'innaturalità di una fonte di luce non solare), il gas illuminante divenne uno degli essenziali propulsori dello sviluppo economico inglese: le officine poterono allungare l'orario di lavoro fino a limiti sovente intollerabili, ma anche le riunioni dopo il lavoro e i corsi di istruzione godettero di possibilità prima ignote. Senza la luce a gas sarebbero impensabili sia lo sviluppo industriale sia le lotte sociali del XIX secolo. Dall'Inghilterra l'esportazione della tecnologia raggiunse, negli anni trenta, le città del continente europeo e dell'America, favorendo uno sviluppo del settore che si arrestò solo all'inizio degli anni ottanta, con l'introduzione della luce ad arco elettrica e della lampada elettrica a filamento. La crisi della produzione di gas illuminante poté, in parte, essere limitata con il brevetto della reticella incandescente (Welsbach, 1885) e la successiva rapida trasformazione del gas in energia calorifera per uso domestico e industriale. Le lampade ad arco per i fari, alla metà del secolo, furono la prima applicazione dell'elettricità per illuminazione; il rapido sviluppo delle soluzioni tecniche per la produzione, la distribuzione e l'utilizzazione della lampada a filamento, tra il 1870 e il 1885, affrettarono la distribuzione e l'uso dell'elettricità per illuminazione, assai meno pericolosa, costosa e complicata delle lampade a gas e quindi destinata a cambiare le abitudini individuali, familiari e sociali. Iniziò così, tra il XIX e il XX secolo, l'emancipazione dall'antico ritmo circadiano (legato all'alternanza giorno/notte), a cui la civiltà umana era sempre rimasta legata.

R. Villa
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