HUSSEIN
(Husain ibn Talal, Amman 1935 - ivi 1999). Re di Giordania. Succeduto nel 1952 al padre Talal, riuscì a preservare il proprio trono dalla spinta eversiva ispirata da Nasser grazie all'appoggio determinante dell'elemento beduino inquadrato nell'esercito. Nel 1958, dopo il rovesciamento dell'alleata e consanguinea dinastia hashimita dell'Iraq, non esitò a chiedere la protezione militare britannica. Solidamente inserito nel fronte arabo moderato capeggiato dall'Arabia saudita, accettò comunque di schierarsi con l'Egitto nell'infausta guerra contro Israele del giugno 1967 che costò al suo paese la perdita della Cisgiordania. Nel Settembre nero 1970 represse duramente la resistenza palestinese la cui massiccia presenza in Giordania rischiava di esautorarlo. Ciò gli costò un duro isolamento nel mondo arabo da cui uscì solo dopo aver riconosciuto l'Olp come rappresentante unico dell'intero popolo palestinese. Con spregiudicatezza si avvicinò poi all'Iraq baathista che sostenne durante la guerra contro l'Iran (1980-1988). Non ruppe con Saddam Hussein neppure durante la grave crisi succeduta all'occupazione irachena del Kuwait (1990-1991). Fautore convinto di una soluzione diplomatica del conflitto mediorientale accettò di prendere parte al negoziato di pace arabo-israeliano avviatosi alla fine del 1991 (nel 1988 aveva rinunciato ai diritti sulla Cisgiordania in favore dello stato di Palestina). Nel 1994 firmò il trattato di pace con Israele.