GRECA, GUERRA CIVILE
(1947-1949). All'origine di questa sanguinosa guerra civile stette il progetto del partito comunista greco di trasformare la lotta di liberazione antitedesca in una rivoluzione socialista. Già nel 1944 questo obiettivo venne fortemente ostacolato dalle truppe britanniche di stanza nella penisola, che imposero all'Elas l'armistizio di Verkiza. Ma dopo il ripristino della monarchia, con il plebiscito del 1946, il partito comunista greco riprese le armi, proclamando la repubblica nel nord del paese. L'esercito governativo, sostenuto dai poteri economici, dalle forze politiche conservatrici e dagli alleati, riuscì a imporsi alla guerriglia, che soffriva anche di un crescente isolamento internazionale per l'avvenuta spartizione dell'Europa tra le grandi potenze, con aree di influenza ben definite. Dopo la sconfitta il partito comunista fu dichiarato fuori legge e la Grecia fu guidata per molti anni da un regime monarchico conservatore.