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FUORUSCITISMO
(1926-1943). Esilio politico degli antifascisti italiani in Francia. Dopo la disgregazione dell'Aventino e la promulgazione delle leggi eccezionali, molti dirigenti dei partiti antifascisti furono costretti a riparare a Parigi e chiamati fuorusciti nella stampa del regime per non concedere loro il nome più appropriato di esuli. Una delle loro prime forme di coalizione fu la Lega italiana dei diritti dell'uomo (Lidu). In seguito, al termine di lunghe trattative, venne fondata la Concentrazione antifascista italiana, di cui furono anima soprattutto socialisti e dirigenti di Giustizia e libertà. I partiti antifascisti all'estero, tranne Pci e Gl, poterono organizzare soprattutto opera di propaganda fuori d'Italia. Il fuoruscitismo non fu così mai in grado di mettere in pericolo il regime fascista. Solo con la caduta di Mussolini e con l'armistizio (1943) gli antifascisti ebbero la possibilità di riprendere concretamente la lotta al fascismo organizzando la Resistenza.
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