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FRONTE TEDESCO DEL LAVORO
(1934-1945). Organizzazione parastatale tedesca. Fu istituita il 24 ottobre 1934 col fine di sostituire i sindacati tradizionali, già sciolti con la forza, come i partiti politici, dal regime nazionalsocialista (primavera-estate 1933). Vi vennero riuniti obbligatoriamente i lavoratori di tutte le branche (i tedeschi che usano la mente o il braccio in attività creative, secondo il testo legislativo), compresi i datori di lavoro e i liberi professionisti. L'organismo fu controllato dal Partito nazionalsocialista, da cui provenne la gran parte dei funzionari del Fronte. Agli aderenti era fatto divieto di avanzare rivendicazioni salariali o di classe. In tal modo Hitler (che già con la legge 20 gennaio 1934, detta carta del lavoro, aveva tracciato le linee di una totale subordinazione della classe operaia) si propose di spezzare ogni germe di coscienza sindacale e politica. Il Fronte, guidato da R. Ley, decise su ogni aspetto della vita lavorativa (retribuzioni, fisco, orari, assunzioni, trasferimenti) e predispose attività ricreative e sportive attraverso l'organizzazione Kraft durch Freude (La forza tramite la gioia).
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