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FISIOCRAZIA
Dottrina economica che si affermò in Francia verso il 1750 e si diffuse ben presto in Europa. Il termine, che deriva dal greco phsis (natura) e kratêin (dominare), fu usato da P. S. Dupont de Nemours nel 1767, in una raccolta di scritti di François Quesnay (La Physiocratie). La premessa fondamentale era che esiste un ordine naturale della società analogo a quello che si ritrova nella natura fisica. Ma questo ordine naturale esiste solo se gli uomini non ne ostacolano la realizzazione. Interessati soprattutto all'analisi economica, i fisiocratici si opponevano al mercantilismo, che individuava nel commercio internazionale la fonte della ricchezza dello stato. Per loro, invece, la fonte era la terra, dal momento che essa era l'unico fattore di produzione in grado di generare valori aggiunti. Solo la terra era capace di fornire un prodotto netto, un surplus rispetto agli investimenti apportati. L'agricoltura, perciò, era in grado di produrre, mentre l'artigianato e la manifattura trasformavano soltanto. La classe agricola degli imprenditori e degli affittuari era quindi, per i fisiocratici, produttiva, mentre artigiani, commercianti, manifattori e liberi professionisti costituivano la classe sterile; i proprietari fondiari, il clero, i funzionari pubblici e il sovrano, infine, si identificavano con la classe oziosa. Costoro ricevevano sotto forma di rendite, decime o imposte il prodotto netto, che poi, attraverso i loro consumi, redistribuivano alla classe sterile e a quella produttiva. I fisiocratici erano quindi favorevoli al libero commercio dei prodotti agricoli e particolarmente interessati allo sviluppo dell'agricoltura. Poiché lo stato si doveva impegnare a garantire la libertà, la proprietà e la sicurezza, si giustificava il prelievo fiscale, che doveva essere però attuato sul prodotto netto attraverso un'imposta diretta e reale sulla terra, che gravava quindi unicamente sui proprietari fondiari.

Aa.Vv., Dibattito sulla fisiocrazia, La Nuova Italia, Firenze 1979; A. Maffey, L'utopia della ragione, Bibliopolis, Napoli 1987.
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