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FECONDITÀ
Nella terminologia demografica dei paesi di lingua
latina, riproduttività effettiva di una donna, di una coppia o di
una popolazione, misurata in base al numero delle nascite viventi osservate.
La fecondità è, pertanto, la manifestazione concreta
della capacità fisiologica potenziale di procreare (fertilità)
che può essere oggetto di misurazione statistica (nella terminologia
anglosassone i significati delle due parole fecundity e fertility
sono invertiti). Si parla di fecondità in riferimento alle nascite
all'interno di gruppi scelti di individui (classificati secondo il sesso,
l'età, lo stato civile ecc.) o quando si considera il fenomeno procreazione
nei suoi vari aspetti. In demografia l'attenzione è rivolta a tutte
le fasi che caratterizzano il processo riproduttivo sin dal concepimento.
Il comportamento riproduttivo è innanzitutto funzione della capacità
biologica della coppia di procreare, che ne rappresenta comunque il limite
massimo, ma è anche condizionato da fattori, interagenti fra loro,
di ordine ambientale e sociale o dipendenti dall'autonoma decisione individuale,
che possono condurre al volontario controllo delle nascite, il quale ha
consentito, a partire dalla fine del XIX secolo, un generalizzato declino
della fecondità nei paesi sviluppati. Tra i fattori inerenti all'ambiente
e alla struttura sociale ed economica rientrano, per esempio, il livello
nutritivo, la diffusione di determinate malattie, l'età media al
matrimonio, l'atteggiamento nei confronti delle seconde nozze, l'esistenza
di tabù sessuali. La nuzialità, in particolare, è un
elemento regolatore della fecondità, riducendo la durata della vita
fertile trascorsa in unione stabile: l'età media al matrimonio in
Europa si è aggirata per secoli attorno ai venticinque anni e una
quota considerevole di donne rimaneva esclusa dal matrimonio. Il combinarsi
di questi diversi elementi riduce sensibilmente la fecondità potenziale
di una popolazione ed è all'origine delle differenze, osservabili
in epoca storica, anche in un regime di fecondità naturale, caratterizzato
cioè dall'assenza di misure contraccettive vere e proprie.
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