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ECUMENISMO
Movimento che aspira all'unione di tutte le Chiese cristiane, con un conseguente invito alla tolleranza tra le religioni monoteiste. L'ecumenismo si propone di riscoprire, al di là delle divergenze dottrinarie, la Chiesa istituita da Gesù. Sorto alla fine del XIX secolo in ambiente protestante, si configurò attraverso cinque conferenze (Edimburgo 1910, Stoccolma 1925, Losanna 1927, Utrecht 1938, Oxford-Edimburgo 1948). Nel corso dell'ultima, cui parteciparono centoquarantadue Chiese e confessioni, venne istituito il World Council of Churches. La Chiesa cattolica, che aveva respinto una concezione ecumenica del cristianesimo che non fosse intesa come un ritorno a sé, dal 1958, per opera di Giovanni XXIII, si avvicinò all'ecumenismo (incontri del pontefice con l'anglicano Fisher e con l'ortodosso Atenagora). Nel 1960 fu istituito il Segretariato per l'unione dei cristiani con a capo il cardinale A. Bea. L'ecumenismo, che fu alla base del concilio Vaticano II (1961), dove per la prima volta furono ammessi osservatori di Chiese separate, si concretò in alcuni avvenimenti: abbraccio di Paolo VI e Atenagora a Gerusalemme (1964), incontro del pontefice col capo della Chiesa anglicana A. Ramsey, visita di Atenagora in Vaticano (1967). Il papato di Giovanni Paolo II pare aver impresso al movimento ecumenico un ulteriore impulso (visita alla sinagoga di Roma nell'aprile del 1986).
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