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CREDITO
Trasferimento di potere d'acquisto, spesso in forma di denaro o di depositi, quasi sempre dietro interesse, tra un creditore e un debitore, sulla base del grado di fiducia meritata da quest'ultimo per le sue capacità o per le garanzie di solvibilità che offre. Dopo le difficoltà dell'alto Medioevo il credito tornò ad affermarsi come strumento di circolazione del denaro, e l'interesse, fondamento dell'attività creditizia, riuscì a introdursi nonostante le resistenze della Chiesa, comunque ferma nella condanna dell'usura, che in Europa venne sempre più spesso esercitata pubblicamente soltanto dagli ebrei. Mentre fra i privati (è il caso, per esempio, dei mercanti-banchieri italiani) il credito fu alla base di numerose imprese commerciali, industriali e agricole, in campo pubblico le compagini statali vi fecero costantemente ricorso, imponendo regolarmente ai cittadini prestiti remunerati con diritto di restituzione, che furono all'origine dei debiti pubblici e alimentarono un vivace mercato di scambio dei titoli. Ma il credito assunse importanza decisiva come fattore dell'economia verso la fine dell'età moderna. In tutti i paesi europei ebbe un ruolo cruciale nel processo di industrializzazione. La mobilitazione di colossali risorse che accompagnò le diverse fasi dell'industrializzazione non sarebbe stata possibile senza lo strumento del credito bancario che consentì di convogliare verso gli investimenti produttivi il risparmio della collettività e più ancora di creare ex novo le risorse finanziarie necessarie. Si venne di fatto a superare così la concezione del credito come semplice trasferimento di potere d'acquisto da coloro che lo risparmiano a coloro che lo richiedono per finanziare i loro progetti di spesa. Di pari passo con lo sviluppo del moderno sistema bancario si fece strada l'idea che il credito possa rappresentare anche una creazione netta di potere d'acquisto da parte delle banche. In questo senso il credito venne a essere, insieme con l'innovazione tecnologica, uno dei più potenti fattori dello sviluppo economico. In ogni paese il sistema del credito, posto sotto il controllo statale, rappresenta uno strumento indispensabile per lo sviluppo dell'attività industriale, dando luogo a una fitta rete di relazioni fra banche e imprese che è caratteristica del capitalismo contemporaneo.
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