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COSTITUZIONE OCTROYÉE
(o ottriata). Documento che definisce i principi fondamentali dell'ordinamento di uno stato, la cui emanazione, a differenza della costituzione che è espressione di un'assemblea costituente sovrana, secondo il modello stabilito dalle rivoluzioni americana e francese, è direttamente dipendente dalla volontà e dall'autorità del re, identificandone in tal modo il carattere concessivo e limitato. Dopo la fine del periodo napoleonico, la carta costituzionale di Luigi XVIII (1814) confermò alcuni dei diritti acquisiti dal popolo francese nel corso dell'esperienza rivoluzionaria ma ne sancì al tempo stesso la natura di concessione (octroyée), ponendo un forte accento sul rapporto diretto tra sovrano e sudditi. Questo carattere fu confermato anche nella Charte di Luigi Filippo d'Orléans del 1830, conseguente alla rivoluzione di luglio, nonostante un'impronta più marcatamente segnata in senso liberale. Nell'Italia della prima metà dell'Ottocento l'esempio più celebre di carta costituzionale octroyée fu lo Statuto albertino emanato da Carlo Alberto di Savoia l'8 febbraio 1848.
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