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![]() CONVENZIONE NAZIONALE (21 settembre 1792 - 26 ottobre 1795). Parlamento eletto a suffragio universale durante la rivoluzione francese dopo la sospensione del re dalle sue funzioni. Subentrò all'Assemblea legislativa con il compito di elaborare una nuova costituzione. La proclamazione della Repubblica fu il suo primo atto (22 settembre). L'ala destra fu costituita dai girondini, la sinistra dai montagnardi, il centro dalla palude. La preponderanza dell'uno o dell'altro di questi gruppi consente di distinguere tre fasi nella storia della Convenzione. La prima fu caratterizzata dallo scontro tra girondini e montagnardi sul processo a Luigi XVI, sulla politica interna, sulle misure per fronteggiare la rivolta della Vandea e gli eserciti della prima coalizione. La seconda, che dalla sconfitta dei girondini (2 giugno 1793) arriva al 9 termidoro (27 luglio) 1793, fu segnata dal predominio dei giacobini, il club più agguerrito della Montagna, nel Comitato di salute pubblica e dallo scatenamento del Terrore tramite il Tribunale rivoluzionario. La terza fase va dall'eliminazione di Robespierre, con il colpo di stato termidoriano, allo scioglimento della Convenzione dopo l'insurrezione monarchica del 13 vendemmiaio (5 ottobre) 1795, attraverso l'azione dei giovani moscardini contro la Comune parigina, il Terrore bianco, la Costituzione dell'anno III e la creazione del Direttorio, moderato e debole, che aprì la strada a Napoleone. |
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