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COMPAGNIE DELLE INDIE OCCIDENTALI
Società di sfruttamento commerciale dei territori
americani contestati a Spagna e Portogallo, costituite nel XVII secolo dall'unione
di capitali privati e operanti su concessione dei rispettivi altri stati
nazionali europei per esercitare il monopolio del commercio o della colonizzazione
per un certo periodo. Si assumevano i rischi e i profitti dell'impresa in
cambio di una partecipazione diretta o indiretta agli utili da parte degli
stati concedenti. Le più importanti furono quelle francese,
olandese, inglese e danese, che operarono soprattutto
nei territori strappati in America alla Spagna dai filibustieri o acquisiti
a seguito dei conflitti tra le potenze europee. Presero parte alla tratta
di schiavi africani e si impegnarono attivamente per spezzare il monopolio
coloniale e commerciale spagnolo, drenando ricchezze verso i loro paesi
di origine. Declinarono nel XVIII secolo, quando gli stati assunsero direttamente
il controllo coloniale.
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