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CLUNIACENSI
Membri dell'ordine religioso che trae il nome dall'abbazia di Cluny. Fu fondato, su iniziativa del duca Guglielmo III d'Aquitania, dall'abate Bernone nel 910. Richiamandosi all'osservanza della regola benedettina riformulata da Benedetto di Aniane, i monaci di Cluny, tra cui gli abati Oddone e Pietro il Venerabile, si impegnarono in un'opera di promozione spirituale e di riforma che incontrò immediato successo tra i contemporanei. Attraverso l'affiliazione di monasteri già esistenti e la creazione di nuovi, i cluniacensi diffusero le loro case dapprima, e in maggioranza, in Francia, poi in Germania, nella penisola iberica, in Italia, in Inghilterra e nel resto d'Europa. L'influsso cluniacense raggiunse anche, tra il XII e il XIII secolo, il vicino Oriente. Tutte le singole fondazioni, che superavano largamente il migliaio già all'inizio del XII secolo, erano organizzate in una struttura fortemente centralizzata e gerarchizzata che ne limitava sì l'autonomia, ma le sottraeva anche alle ingerenze dei poteri locali. Tale struttura, al cui vertice stava l'abate residente a Cluny, venne riconosciuta dai pontefici, che concessero all'ordine d'essere esclusivamente e direttamente soggetto soltanto alla sede apostolica. Innovatori nel campo della liturgia e dell'architettura monastica, frequentemente chiamati a cattedre vescovili e in alcuni casi al soglio pontificio, i cluniacensi furono in genere esemplari nell'osservanza della disciplina, dei dettami della regola, della carità e dell'ospitalità. Abilmente amministrato e in breve tempo ricchissimo, in grado di sollecitare le vocazioni dei dotti e dei membri di influenti famiglie, l'ordine tese ad affermare gli ideali della riforma religiosa e della pace, riuscendo a condizionare in profondità le vicende politiche ed ecclesiastiche dei secoli X-XII e contribuendo a indebolire gli ordinamenti feudali. Anche per la concorrenza dei cistercensi, essi pure benedettini, ma soprattutto per l'ingerenza del potere regio francese e del papato, i cluniacensi cominciarono a declinare nel corso del XIII secolo. Suddivisosi nel 1621 tra una "antica osservanza" e una "stretta osservanza", l'ordine vide nel 1790 la soppressione dell'abbazia di Cluny che era d'altronde divenuta commenda fin dalla metà del Duecento e aveva subito, specie per cause belliche, numerose devastazioni.

M. Luzzati

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