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CENSIMENTO
Rilevazione statistica che costituisce la principale fonte di informazione sullo stato della popolazione, ovvero sul suo ammontare numerico e sulle sue principali caratteristiche strutturali (sesso, età, stato civile, istruzione, professione ecc.). Nella sua veste moderna deve rispondere a dei requisiti: deve essere diretto, individuale, universale, simultaneo e con una periodicità definita. L'origine dell'idea del censimento è assai remota; le enumerazioni della popolazione sono i primi rilevamenti statistici dei quali si ha memoria. Si hanno documentazioni al riguardo per le antiche civiltà cinesi, egiziane, assire, ebraiche, greche e romane. Le finalità di queste rilevazioni erano però prevalentemente fiscali o militari e non puramente conoscitive. Si usa di solito collocare l'inizio della fase moderna dei censimenti nel XVIII secolo, quando diversi stati (paesi scandinavi, Spagna, Stati Uniti d'America) procedettero a operazioni censuarie con finalità e requisiti vicini a quelli moderni. Nella maggior parte delle nazioni i censimenti sono sorretti da una legge apposita che ne assicura i finanziamenti, prescrive l'obbligatorietà delle risposte e garantisce la segretezza delle informazioni raccolte.
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