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CAMPI APERTI
(o openfield). Particolare forma di sfruttamento
del territorio e di paesaggio agrario caratteristica di ampie zone pianeggianti
dell'Europa continentale. Si caratterizzava per la presenza di campi non
recintati, per lo più allungati e a forma di "strisce" strette,
coltivati a grano dagli abitanti di uno stesso villaggio. Pur avendo origini
molto antiche, ebbe massima espansione con l'affermarsi del sistema feudale.
Dalla seconda metà del XVIII secolo il sistema subì rilevanti
cambiamenti e un'intensa attività di intervento anche da parte
degli stati. La scomparsa dei campi aperti e la loro trasformazione in
proprietà private rappresentò una fase importante nel passaggio
dal feudalesimo al capitalismo. Di fronte all'affermarsi di strutture
economico-sociali via via più complesse, caratterizzate dalla crescita
demografica, dall'allargamento dei mercati e dall'espansione della domanda,
questo sistema si dimostrò inadeguato e finì per scomparire
nei due secoli successivi.
Vedi anche recinzioni.
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