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CABRAL, AMILCAR
(Capo Verde 1924 - Conakry 1973). Ideologo
e leader nazionalista e socialista africano, poeta e scrittore di lingua
portoghese. Dopo aver studiato agronomia e quindi ingegneria idraulica a
Lisbona, tornò nel 1952 in Guinea portoghese, dove maturò
una coscienza anticoloniale lavorando nelle aree rurali del paese. Visto
con sfavore dal governo coloniale, si autoesiliò in Portogallo e
quindi in Angola ove entrò in contatto con politici e intellettuali
africani locali. Nel 1956, tornato in Guinea, fondò il Partito africano
dell'indipendenza (Pai), poi Partito africano per l'indipendenza di Guinea
e Capo Verde (Paigc). Costretto all'esilio in Angola e quindi in Guinea
Conakry, dopo i sanguinosi scontri del 1959, abbandonò la rivendicazione
pacifica dell'indipendenza e, nel 1963, passò alla lotta armata.
Nel 1973, quando ormai le forze di liberazione controllavano gran parte
della Guinea portoghese, venne ucciso a Conakry, forse da sicari di Lisbona.
Distinguendosi dal "socialismo africano" e accettando la dottrina della
lotta di classe, Cabral sostenne la necessità di una partecipazione
attiva delle masse rurali alla lotta di liberazione e al parallelo processo
rivoluzionario, nel corso dei quali si dovrebbero consolidare una coscienza
nazionale e di classe omogenee, mentre la piccola borghesia indigena di
origine coloniale dovrebbe assumere un ruolo guida nella fase di transizione
per poi operare un volontario "suicidio" in quanto classe determinata nel
contesto della nuova società socialista.
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