I Mammiferi Gli Artiodattili I Carnivori I Cetacei I Folidoti Gli Insettivori Gli Iracoidei I Lemuri I Marsupiali I Monotremi I Perissodattili I Pinnipedi I Proboscidati I Rosicanti Le Scimmie Gli Sdentati I Sirenidi I Tubulidentati I Volitanti Gli Uccelli I Brevipenni I Cantatori I Coracirostri I Fissirostri I Giratori Le Gralle I Lamellirostri I Levirostri I Longipenni I Pappagalli I Passeracei I Rapaci I Razzolatori I Ronzatori Gli Steganopodi Gli Urinatori Uccelli Brevipenni Cantatori Coracirostri Fissirostri Giratori Gralle Lamellirostri Levirostri Longipenni Pappagalli Passeracei Rampicanti Rapaci Razzolatori Ronzatori Steganopodi Urinatori VITA DEGLI ANIMALI - UCCELLI - PASSERACEITAHA (Taha abyssinica)Nelle misure e nella forma del corpo è in tutto simile alla specie appena descritta. Quanto ai colori, la parte superiore del capo, il dorso, la parte inferiore del ventre e le copritrici della coda sono gialli, mentre le ali ed il resto della coda sono molto scuri, con gli orli delle penne bruno-rossicci. Questo è l'abito del maschio nel periodo della riproduzione: esso cambia durante l'inverno, e diviene uguale a quello delle femmine e dei giovani: bruno-nero superiormente, bianchiccio nelle parti inferiori. Il Taha abita nell'Africa meridionale e centrale, e dei suoi costumi si può dire che non si discostano da quelli del fringuello color di fuoco. Costruisce un nido borsiforme tra gli steli dei campi di grano oppure tra i giunchi e i canneti.TESSITORE DEI BUFALI (Textor erythrorhynchus)Di mole molto maggiore, questo uccello è caratterizzato dal becco grosso e conico, dalle ali larghe e arrotondate e dalla coda che è tronca e leggermente rotonda. Misura in lunghezza circa ventidue centimetri; e il colore del suo piumaggio è nero, con orli bianchi sulle penne copritrici anteriori e sulle remiganti. Il becco è rosa-pallido, i piedi brunicci e gli occhi bruno-scuri. La sua patria è l'Africa, ed è soprattutto diffuso nel Sudan e lungo le coste del Mar Rosso. Vive in simbiosi con il bufalo: il Tessitore, infatti, si nutre quasi esclusivamente delle zecche che raccoglie sul corpo del grande animale, al quale rimane praticamente attaccato durante la giornata, scendendo solo di tanto in tanto per andare a cercare altro cibo sul terreno. Esso non si rende utile al bufalo solo liberandolo dai numerosi parassiti che lo tormentano: estremamente attento e sospettoso, coglie la presenza di qualsiasi pericolo e ne avverte il suo grande compagno, emettendo il grido d'allarme che gli è proprio, un grido sonoro e modulato. Mentre vola lentamente e secondo linee ondulate, il Tessitore dei Bufali è svelto e disinvolto nel camminare sul terreno ed estremamente abile nell'arrampicarsi. Gli individui vivono sempre in piccole brigate, che non si sciolgono nemmeno durante il periodo degli amori: in quest'epoca essi si occupano della fabbricazione dei nidi tenendosi gli uni vicini agli altri, e ponendo le loro costruzioni in gran numero sullo stesso albero oppure su gruppi di alberi vicini. Il nido è di proporzioni molto grandi, e viene perciò regolarmente edificato su alberi robusti che siano in grado di reggerne il peso; il Tessitore dei Bufali si serve, nella costruzione, di varie sorta di ramoscelli e di erbe, disponendo all'esterno, probabilmente per ragioni di sicurezza, rami ispidi e coperti di spine. La tessitura esterna è abbastanza sommaria e consente di scorgere la parte interna del nido rivestita di erbe, radici sottili e piume. L'ingresso è a forma di tubo che viene progressivamente restringendosi, tanto che, al punto in cui esso sbocca nella cavità interna, l'uccello passa stentatamente. Il numero delle uova deposte dalla femmina è di tre o quattro, e il loro colore è bianchiccio con macchie e punteggiature grige o rossastre.TESSITORE DAL BECCO BIANCO (Textor alecto)Somiglia nel colorito al tessitore dei bufali, ma strutturalmente se ne distingue per la forma del becco, che presenta un rigonfiamento alla base. Lungo circa ventitré centimetri, ne ha trentatré di apertura alare e circa otto di coda; e quanto al piumaggio, esso è nero ma non lucido, e presenta sui fianchi e sotto le ali alcune macchie bianche. Gli occhi sono bruni. il becco corneo con i margini e la punta azzurri, i piedi grigiastri. Non ci sono particolarità notevoli che distinguano questo tessitore dal suo affine precedentemente citato, né per quello che riguarda i luoghi di residenza, né relativamente alle abitudini di vita e di procreazione.TESSITORE DI DINEMELL (Textor dinemelli)Anche per quest'ultima specie di tessitori si può ripetere quanto si è detto a proposito delle due precedenti riguardo all'indole ed ai costumi di vita. Di diverso, essa presenta alcuni dati somatici e una maggior estensione dei luoghi in cui è distribuita. Le sue misure stanno sui diciotto centimetri in lunghezza, sui venticinque quanto ad apertura alare e sui sei per la coda. Sulla testa e sulle parti inferiori del corpo, il Tessitore di Dinemell è bianco, mentre il groppone e le copritrici della coda sono rosso-scarlatti, le redini nere e i piedi azzurro-scuri. Oltre che nei luoghi citati per le specie precedenti, esso si trova diffuso anche in Abissinia.VEDOVEGli uccelli che fanno parte di questa famiglia si distinguono da tutti gli altri passeracei per una particolarità singolare, data dalla forma specialissima ed elegante che viene assunta dalle loro penne caudali nel tempo della propagazione: esse diventano lunghe in maniera sproporzionata e si conservano tali solo durante il periodo degli amori. In seguito, l'aspetto generale dell'uccello diviene molto più semplice e modesto. Strutturalmente, le Vedove presentano un becco corto, conico e aguzzo, compresso nella parte anteriore e piuttosto rigonfio alla base; le ali non sono molto lunghe, e le proporzioni generali del corpo sono medie. I luoghi di diffusione sono stabiliti in tutto il continente africano, e i modi di vita palesano innanzitutto la tendenza al vivere associato, in folti stuoli che si sciolgono solo durante il periodo della riproduzione: allora si formano le coppie che procedono alla costruzione del nido, scegliendo di preferenza i luoghi in cui abbondano i canneti. I loro nidi, quantunque simili a quelli dei tessitori, si riconoscono abbastanza facilmente. Nei movimenti, le Vedove sono piuttosto abili: volano bene e rapidamente, a parte il periodo in cui esiste per i maschi l'impaccio della lunga coda tipica dell'abito nuziale; un abito bello, ma estremamente scomodo, che li imbarazza persino nel mangiare, e in aria è come un'appendice difficile da trascinare specialmente quando un vento appena un po' forte venga a gonfiare le lunghissime penne della coda. A terra, normalmente, sono altrettanto abili (ed è qui che cercano prevalentemente il loro cibo); al solito, questa consueta abilità trova il suo momento di difficoltà in primavera, quando il maschio fa mostra della bellissima ma ingombrante coda. Il loro nome, «Vedove», deriva probabilmente dal colore prevalentemente nero del loro piumaggio, ed è usato in tutte le lingue europee; secondo alcuni naturalisti, esso sarebbe nato da un equivoco e cioè dalla errata interpretazione del nome della città dalla quale più frequentemente ne venivano degli esemplari. La città, situata sulla costa occidentale africana, si chiama Whydah, e in questo nome si credette di scorgere la parola latina vidua. Pur adattandosi agevolmente alla vita in cattività, le Vedove non mostrano di gradire i climi europei, ed è perciò difficile tenerle in vita nei nostri paesi.VEDOVA DALLO STRASCICO (Chera cafra)E' lunga oltre cinquanta centimetri, le timoniere più lunghe ne misurano circa trentasette e le ali dodici e mezzo. Questa specie abita l'Africa meridionale ed è la più grande di tutte le affini. I maschi hanno le piume di un color nero-velluto, rosso-scarlatto sulle spalle. Una fascia candida divide questo colore dalle copritrici delle ali che sono nere, orlate di giallo chiaro, mentre alcune remiganti sono tutte o in parte fulve. La femmina ha le piume nere soltanto nel centro del dorso con larghi margini fulvi; le parti inferiori sono grigio-giallicce, la gola, le sopracciglia, le copritrici e il sottocoda sono bianchi. I piedi nei due sessi sono, come il becco, giallo-pallidi. Dimorano fra gli stagni e le paludi in società e sono poligami: infatti, in un branco di circa ottanta femmine si trovano solo dieci o quindici maschi. Le femmine adulte, come succede fra i gallinacei, prendono, talvolta, l'abito dei maschi. Appendono alle canne i nidi, che sono costruiti in forma di cono con erbe verdi e muniti di un tubo d'ingresso rivolto verso l'acqua. Quando fa temporale, il maschio si può prendere anche con le mani, tanto la lunga coda gli rende impossibile il volo e impacciati i movimenti.VEDOVA DAGLI OMERI GIALLI (Coliuspasser flaviscapulatus)E' lunga più di venti centimetri, di cui oltre undici fanno parte della coda; le ali hanno un'apertura di poco più di venti centimetri. Di color nero deciso, con le piccole copritrici delle ali gialle, ha le remiganti e le loro copritrici fulvo-bianchicce. Nella femmina il colore fondamentale è giallo-bruniccio, più chiaro sulla gola, più scuro sul dorso, ed appare completamente segnata dalle strisce che corrono lungo gli steli delle piume. Ali e coda sono brune e le piccole copritrici delle ali gialle. Il becco è allungato, lievemente piegato all'estremità e compresso ai lati; la coda è arrotondata con timoniere più larghe alla punta che non alla radice, tutte assai lunghe e graduate dopo la metà della coda. Vive in Abissinia ed è frequente nei campi intorno all'abitato. La cova avviene in agosto e in settembre in nidi grandi e profondi, costruiti con pagliuzze secche e quasi sempre provvisti di un tubo d'ingresso o di un'apertura protetta da un tettuccio. Vicino al nido della femmina si trova quello del maschio, che ha sempre due corridoi di uscita. Le uova sono bianco-rossicce, tempestate, verso l'estremità ottusa, di striature o macchioline rosa molto evidenti.VEDOVA DEL PARADISO (Steganura paradisea)E' lunga tredici centimetri circa, escludendo la coda che da sola ne misura quindici; ciascuna ala arriva ai cinque centimetri, e l'apertura alare ai ventitré. Il becco è tanto lungo quanto alto, e la coda dell'abito nuziale del maschio, piuttosto semplice, presenta le quattro penne mediane lunghe e di foggia diversa: le due più esterne incurvate, larghe alla base e man mano più strette verso la punta, le altre, interne, brevi, tronche e tondeggianti, e ciascuna conclusa da una lunga setola. I colori sono il rosso e il nero: l'uno diffuso sulla nuca e sulle parti inferiori, l'altro sulla parte superiore della testa, sul dorso e sulla coda.Maschio di Vedova del paradiso La Vedova del Paradiso abita l'Africa centrale, e vi predilige le zone steppose punteggiate da alberi radi; qui la si trova in branchi più o meno numerosi, che si sciolgono in coppie quando sopravviene il periodo degli amori, e i cui singoli individui si dedicano alla ricerca del cibo, consistente in sementi di vario genere. Veste l'abito di gala col sopravvenire della stagione delle piogge, e lo tiene per quattro mesi: in capo ai quali le grandi penne caudali sono già sdrucite, e cascano del tutto con l'iniziare della siccità. Al fenomeno della muta si accompagna quello del canto: il maschio, infatti, lancia le sue note semplici, ma non sgradevoli, solo quand'è rivestito della foggia più bella, e per il resto dell'anno si tiene praticamente muto. In gabbia, nutrendoli con i cibi che son loro congeniali, questi uccelli vivono per periodi anche lunghi, e separati in coppie si moltiplicano, anche se con qualche difficoltà, a cagione della temperatura troppo bassa dei nostri Paesi. VEDOVA DOMENICANA (Vidua serena)E' un uccello alquanto più piccolo e svelto del precedente, facilmente riconoscibile soprattutto per il becco breve e rosso.La sua lunghezza complessiva è di circa ventisei centimetri, di cui dodici-tredici di coda: ciascuna ala ne misura quasi otto. Il maschio è molto elegante nel suo abito migliore: ha la parte superiore del capo colorata in nero, e così pure il dorso, le remiganti, le timoniere, e un collare che in basso non è del tutto compiuto; mentre il bianco compare nelle parti inferiori, in una fascia che gli attraversa la nuca e in una macchia sulle ali. Queste ultime mostrano altresì delle sfumature di giallo pallido. Molto più semplice l'aspetto invernale, che è generalmente fulvo con le penne orlate di chiaro. La Vedova Domenicana vive negli stessi luoghi in cui è diffusa la specie precedente, e, a parte la consuetudine a costituire branchi più numerosi, si può dire che ne ripeta abbastanza fedelmente i costumi. Costruisce nidi assai solidi e abilmente foggiati a borsa, sul tipo di quelli del tessitore giallo. Alla prigionia si adatta facilmente. VEDOVA REALE (Tetraenura regia)Si distingue dalle precedenti per avere le quattro penne centrali della coda quasi prive di barbe, visibili solo verso la estremità. La parte superiore del capo, dorso, groppone e coda sono neri, le parti inferiori del corpo, con una fascia che circonda il collo, fulvo-rossicce, e la parte posteriore del ventre è bianca. Becco ed estremità inferiori sono di colore rosso. Anche la Vedova Reale è originaria dell'Africa, e per i suoi costumi si può ripetere quanto s'è detto per le specie precedenti. In prigionia non è granché diffusa, comunque dimostra un'indole allegra e vivace, ed è di buona compagnia per l'uomo. Il suo canto, breve e semplice, si ode solo nel periodo in cui veste l'abito di gala: quando ha ripreso il semplice abito invernale, diventa triste e taciturna.FRINGUELLI ZIGOLIIn America vivono diversi Fringuelli variopinti, caratterizzati dal becco conico, acuto e poco piegato sul culmine, da ali di media lunghezza, tarsi alti e dita lunghe, munite queste ultime di unghie, che nel dito superiore sporgono a forma di sprone. Si è dato loro, riunendoli in una famiglia distinta, il nome di «Fringuelli Zigoli», a causa della grande analogia, appunto, con gli zigoli; e sono uccelli di bosco che schivano i campi troppo scoperti oppure preferiscono le località palustri e le rive dei fiumi, e rappresentano, per il Nuovo Continente, ciò che il passero rappresenta per il nostro.Coppia di Zigoli dal sopracciglio giallo Guadagnare navigando! Acquisti prodotti e servizi. Guadagnare acquistando online. PASSERO DALLA GOLA BIANCA (Zonotrichia albicollis)Questa prima specie di fringuelli zigoli comprende uccellini della lunghezza di circa sedici centimetri, con una apertura alare di quasi ventitré: nella femmina queste misure si riducono alquanto. La parte superiore del capo e di due diverse tonalità di bruno-nero, l'una più chiara e l'altra alquanto più scura, divise da una striscia longitudinale grigia con macchie chiare. Un'altra striscia passa al di sopra dell'occhio, ed è grigiastra, sottolineata da un'ulteriore fascia quasi nera. Guance, collo nella parte inferiore e petto sono cinerini; il mento e la gola assolutamente bianchi, orlati di nero inferiormente. Il caratteristico candore della gola, dal quale l'uccello prende il nome, non è così puro nelle femmine. Tutta l'America del nord ospita gli esemplari di questa specie che, comunque, risiedono abitualmente nelle sue regioni settentrionali o centrali, portandosi negli Stati del sud, come ad esempio la Louisiana, soltanto nei mesi più freddi, giungendo verso il settembre e ripartendo a marzo. I loro usi ricordano quelli dei passeri domestici: vivono a poca distanza dall'abitato e si trattengono spesso sulle case, cercando il loro cibo principalmente tra le sementi che raccolgono al suolo. Sulle siepi e sugli steccati che circondano i campi è comune vedere i loro stuoli, composti di decine e decine di individui che vivono nel migliore accordo: da quelle comuni basi di partenza scendono sul terreno, saltellando alla ricerca degli alimenti, e il minimo segnale d'allarme li spinge a trovare rifugio nel folto dei cespugli. Si trattengono anche sugli alberi alti, ed è tra questi che è più facile sentire il loro canto, gradevolissimo. Il Passero dalla gola bianca nidifica prevalentemente tra i cespugli, senza però dedicare cure eccessive al proprio nido, costituito di fili d'erba resi più morbidi internamente con crini e piume; in esso la femmina depone le uova di color verde pallido, con una fitta punteggiatura rossiccia. Poiché la sua carne fornisce un cibo molto apprezzato, la caccia a questo uccello è diffusa e largamente praticata; spesso se ne trovano anche esemplari viventi in prigionia, e dimostrano un alto grado di adattabilità.FRINGUELLO MATTUTINO (Zonotrichia mattutina)E' praticamente il rappresentante della specie appena descritta nelle regioni dell'America del sud, e specialmente in tutto il Brasile. Un po' più piccolo del precedente, misura in lunghezza circa undici-centimetri, con apertura alare di quindici-sedici. Sulla testa è grigio con due strisce nere, sulla nuca rosso ruggine; la gola è bianca con i lati bordati di nero, ed il dorso, generalmente bruno, presenta delle larghe striature nere. Diffuso, come s'è detto, nel Sudamerica, ripete praticamente le abitudini dei nostri passeri, vivendo a stretto contatto con l'uomo nei villaggi e nelle città; il cibo va a cercarlo tanto tra i campi prossimi all'abitato quanto nelle strade cittadine, e alla sera ed alla mattina suole soffermarsi sulle case a cantare con una voce dolce e armoniosa. I luoghi che sceglie di preferenza per nidificare sono i cespugli dei giardini: il nido, grande in rapporto alla mole del costruttore, è intessuto di steli secchi, di piume e di crini. Le uova vi vengono deposte in numero di quattro o cinque, e sono di un colore bianco verdiccio con linee e punti rossi uniformemente sparsi.PASSERO ARBOREO DEL CANADA (Spizella canadensis)Lungo circa tredici centimetri, con l'apertura alare che supera i venti, questo uccello è strutturalmente caratterizzato dai becco conico, acuminato, compresso ai lati e con margini rientranti, dalle ali corte e dalla coda troncata all'estremità. I piedi sono grandi, le piume belle e morbide; hanno però un colore piuttosto uniforme, che si mantiene nella gamma del bruno rossiccio e del grigio. Il maschio adulto è bruno-rosso sulla testa e sul dorso, ha il petto e il ventre biancastri, fianchi bruno-gialli con striature più cupe, mento, gola e parte inferiore del collo cinerino-chiari. Le ali hanno due fasce bianche alle estremità, e una striscia sfumata color grigio cenere corre dalla radice del becco fin dietro il capo, passando sopra gli occhi. Il becco ha la mascella superiore quasi nera, mentre l'inferiore è gialliccia ad eccezione dell'estremità, che riprende il colore nero. Nella femmina e nei piccoli questi colori si presentano alquanto sbiaditi. Il Passero Arboreo è comune in tutte le regioni dell'America del nord, nelle quali si trattiene anche durante l'inverno, salvo qualche sporadico e breve trasferimento, nei mesi più freddi, negli Stati meridionali. Vive assieme ad altre specie affini, come gli zigoli e i fringuelli, e con essi va in cerca di semi esplorando macchie, siepi e cespugli tra cui si muove con grande agilità; dal vento troppo gelido dell'inverno si ripara cercando rifugio nel fitto degli arbusti. Il suo volo è veloce ed ondulato. Oltre che di sementi si nutre di bacche e di insetti. Il tempo degli amori coincide con il mese di maggio: è in quest'epoca che il maschio fa sentire più frequentemente la sua voce, specialmente verso le ore serali. Il nido è fabbricato sui rami orizzontali degli alberi, di solito vicino al tronco ed a poca altezza dal suolo: nella costruzione vengono adoperate erbe di vario genere, ruvide nella parte esterna, mentre l'interno è reso più confortevole con l'aggiunta di crini e di piccole radici. Le uova, quattro o cinque, sono di un azzurro cupo uniforme; e i piccoli, che sono molto precoci, appena hanno imparato a volare, si imbrancano con i genitori. Nella cattività, il Passero Arboreo è molto raro.FRINGUELLO DELLE SAVANE (Passerculus savannus)E' contraddistinto dal becco breve, conico e aguzzo, dalle ali corte e tondeggianti e dalla coda anch'essa di scarse dimensioni e troncata alla fine; i tarsi sono di media lunghezza e il piumaggio morbido. Nelle parti superiori prevale il colore bruno rossiccio disposto a macchie; nelle inferiori il bianco, con il petto segnato da piccole macchie brune e i fianchi striati dello stesso colore. Piede color carne, iride bruna, mascella superiore più scura dell'inferiore. Le misure vanno dai tredici centimetri circa della lunghezza ai venti-ventidue dell'apertura alare. I sessi si distinguono per la colorazione più chiara del piumaggio della femmina. Il Fringuello delle Savane è un altro uccello del settentrione americano, uno dei più diffusi della sua famiglia. Anch'esso sfida i rigori del clima invernale, muovendosi di preferenza nei luoghi asciutti a poca distanza dal mare e non internandosi che eccezionalmente nel fitto dei boschi; sua sede preferita è il terreno, sul quale saltella con straordinaria sveltezza. Anche quando sia inseguito, a meno che il pericolo lo incalzi da vicino, nel qual caso si leva in volo con movimenti irregolari e rapidi, preferisce camminare, usufruendo della propria agilità e delle possibilità mimetiche del terreno. Quando la stagione diviene particolarmente rigida, lo si vede accostarsi ai luoghi abitati, cercando il cibo, che è quello consueto, nei giardini e negli orti. Il nido viene collocato nelle depressioni del suolo, di solito presso qualche piccolo cespo d'erba e sotto gli arbusti. E' composto di erbe secche, rese più soffici. all'interno con sostanze di vario genere, e la covata consiste in quattro-sei uova azzurro-pallide, con macchie bruno-porpora, disposte intorno alla estremità ottusa. Nelle regioni più settentrionali cova una sola volta all'anno, nelle altre due volte. Nessuno si occupa di dare la caccia al Fringuello delle Savane per averlo in prigionia: uccello noioso, con un canto assolutamente insignificante; lo si ricerca piuttosto per ucciderlo e cibarsi delle sue carni. In questo senso, oltre che dall'uomo, esso deve guardarsi anche dai predatori terrestri ed aerei.FRINGUELLO MARITTIMO (Ammodromus maritimus)Arriva alla lunghezza di diciotto centimetri, con l'apertura alare di circa ventotto. Il becco è lungo e acuto, le ali brevi e le penne della coda acuminate. I colori: bruno oliva le parti superiori, il petto cinerino, la gola ed il ventre bianchi. Le redini e una striscia posta sulla sommità del capo riprendono il grigio-cenere, mentre al di sopra degli occhi è situata una lista gialla: anche l'ala è gialla, attraversata da una larga striscia bruna. Becco e piedi sono bruni e l'iride bruno-scura. Questo uccello singolare dimora a preferenza nelle pianure paludose, coperte di canne o di altre erbe, che costeggiano il mare; percorre con grande agilità le sabbie ammonticchiate dalle onde e tra le canne si arrampica con disinvoltura. Il suo cibo è costituito di gamberi, pesciolini e lumache, cosicché la sua carne assume sapore di pesce, come avviene nei veri uccelli marini. Il Fringuello Marittimo si riproduce probabilmente due volte l'anno: colloca il nido sul terreno, tra i cespi erbosi, avendo cura di costruirlo lontano dalle onde: esternamente esso appare grossolano, più fine all'interno, e completamente intessuto con l'erba. Le uova sono quattro-sei, bianco-grigiastre con macchie brune.ZIGOLIQuesta famiglia di passeracei, a cavallo tra i fringuelli e le lodole, comprende individui dal corpo piuttosto grosso, con ali di media lunghezza, coda larga e tronca all'estremità, piedi corti, dotati però di lunghe dita, la posteriore delle quali è munita di un'unghia ricurva, simile ad uno sperone. Il becco è veramente tipico: relativamente corto, grosso alla base e molto compresso alla punta, ha la mascella superiore notevolmente più stretta di quella inferiore, dalla quale viene accolta. La mascella superiore presenta, poi, nel palato un rilievo osseo, cui corrisponde una cavità nell'inferiore. Il piumaggio è morbido, più colorito nel maschio che nella femmina, e varia a seconda dell'età. Gli Zigoli vivono per la maggior parte nell'emisfero boreale; scelgono di preferenza le zone pianeggianti non ricchissime di vegetazione, come i boschetti bassi e radi, i canneti, le rive dei fiumi, i terreni del tutto spogli e le fertili pianure. Qui, benché non siano tra gli uccelli più disinvolti nei movimenti, camminano a passi o saltellando, volano ondeggiando e cantano in modo semplice, ma non sgradevole. Fuori del periodo dell'accoppiamento, si tengono in branchi numerosi, dei quali entrano a far parte anche uccelli di specie diverse. Le coppie non si isolano, e nidificano in luoghi vicini senza che le società si disuniscano completamente. Quanto al cibo, nell'estate scelgono soprattutto gli insetti, piccole locuste, coleotteri, bruchi, larve e mosche; d'inverno cercano sementi di vario tipo, con esclusione di quelle oleose. Sono molto voraci, e, se il nutrimento è abbondante, sul loro corpo si costituiscono delle grandi riserve di grasso. I nidi sono di solito costruiti nelle depressioni del terreno, oppure tra i cespugli a poca altezza dal suolo; le forme e le strutture sono molto semplici, composte da steli e radici, che solo nella parte interna vengono resi più morbidi mediante rivestimenti di sostanze fini. Le uova sono deposte in numero variabile tra quattro e sei, ed ambedue i genitori concorrono a covarle: anche l'allevamento della prole è comune. Alcune specie di Zigoli compiono delle regolari migrazioni, mentre, in generale, i loro spostamenti avvengono per mezzo di escursioni più o meno prolungate, che li portano ad allontanarsi dai luoghi dove nidificano. Sono cercati attivamente dai cacciatori per la bontà delle loro carni, soprattutto nel Mezzogiorno europeo; e tra i loro nemici, oltre all'uomo, vanno annoverati molti piccoli mammiferi, i falchi e le civette. E' raro che li si ricerchi per tenerli in cattività: benché vi si adattino agevolmente, infatti, sono troppo monotoni per destare nell'uomo qualche interesse.ZIGOLO DAL CIUFFO (Gubernatrix cristatella)Ha il corpo lungo quasi venti centimetri, un'apertura d'ali di trenta e la coda di otto. Viene chiamato da alcuni il Cardinale Verde per il colore verdiccio del dorso. Altri colori sono il nero sul capo e sulla gola oltre che come orlatura di alcune delle timoniere esterne, e il giallo, distribuito nelle parti inferiori del maschio e ripetuto in una striscia al di sopra dell'occhio e sull'angolo delle ali; la femmina ha il petto grigio, il ventre e il sottocoda giallo-pallidi, guance e sopracciglia bianche. Il becco è grigio corneo e i piedi sono neri. Caratteristica di questa specie, oltre alla forma ricurva anziché prolungata dell'unghia del pollice, è un ciuffo erigibile sul capo. Patria di questo zigolo è il Brasile meridionale. D'abitudine, come quasi tutti i componenti la sua famiglia, preferisce trastullarsi in terra piuttosto che volare e posarsi sugli alberi. Tranne che nel periodo degli amori, vive in piccoli branchi che visitano le aie e gli orti in cerca dei semi e degli insetti che costituiscono la base del suo nutrimento. Catturarlo, qualsiasi insidia venga usata, è molto facile. Chi ha avuto modo di studiarne i costumi in cattività lo descrive come un animale non molto vivace, sensibile alle variazioni atmosferiche per cui, al primo raffreddarsi dell'aria, si rannicchia in un angolo della gabbia, facile da nutrire con gli alimenti più svariati, dal miglio alla carne tagliuzzata, dai semi di canapa alle foglie d'insalata ai vermi e alle uova di formiche. Meno facile da ottenere è la riproduzione: costruiscono il nido e compiono l'atto di covare per alcune settimane senza però deporre le uova. Nel periodo degli amori il maschio fa sentire il suo canto molto semplice come modulazione, ma sorretto da una bella voce piena e sonora. Questa è l'epoca in cui si rende necessario separare le coppie da eventuali maschi della stessa specie: mentre per tutto il resto dell'anno questi uccelli si mostrano socievoli e pacifici, in maggio e giugno, epoca appunto della riproduzione, si azzuffano ferocemente, quasi sempre in duelli all'ultimo sangue.STRILLOZZO (Emberiza calandra)Ha il corpo tozzo e robusto, lungo un po' meno di diciannove centimetri, un'apertura d'ali di circa trenta centimetri e sette centimetri di coda. I colori del suo abito sono molto semplici: colore predominante è il grigio-lodola del dorso da cui si stacca il bianco-gialliccio, striato di bruno sui fianchi e sul petto, delle parti inferiori. Le penne della coda sono anch'esse grige, l'iride è bruno-scura, il becco giallo-verdiccio, i piedi color corno. Questi colori sono eguali tanto per la femmina quanto, sia pure in una gradazione un po' più scura con qualche macchia in più sulle piume, per i soggetti giovani. Rispetto agli altri zigoli, lo Strillozzo è distinto, oltre che dall'abito più semplice, dal becco più grande e forte, il cui rilievo nel palato ha dimensioni maggiori, dai piedi più esili e dalle ali più brevi. E' diffuso nella maggior parte dell'Europa, più nelle regioni meridionali che al Nord, ed è abbastanza comune anche in Italia. Le zone in cui di preferenza si trattiene sono i campi ed i prati delle pianure, nei quali vi sia abbondanza di acqua, mentre si tiene lontano dalle vaste boscaglie e dagli alti rilievi. I suoi movimenti sono piuttosto impacciati: saltella lentamente e vola in linea ondeggiante, con qualche fatica anche se con una certa velocità. Il suo canto non è gradevole né sonoro, e il grido di richiamo acuto; ciononostante sembra che gli strillozzi vadano fieri della loro voce, perché quando la emettono, assumono gli atteggiamenti più strani e cercano di farsi ammirare. Non si può dire che abbia un'indole granché divertente; al contrario, è piuttosto noioso, e riesce molesto alle specie affini. Il periodo della riproduzione incomincia con l'aprile, il mese in cui le coppie si dedicano alla formazione del nido: Lo costruiscono in piccole depressioni del terreno, oppure nelle siepi e tra gli arbusti a poca altezza dal suolo, e i materiali di cui si servono sono foglie e steli secchi, rivestiti all'interno di peli o steli finissimi. Depongono da quattro a sei uova di guscio sottile, disegnate a macchie e striature azzurre e rossicce sul fondo generale grigiastro o giallo sporco. Si incominciano a vedere i giovani in volo verso la fine di maggio, e allora gli adulti passano ad una seconda incubazione, terminata la quale, giovani e vecchi si preparano alle migrazioni, che nei mesi più freddi li portano verso l'Africa settentrionale e le isole Canarie. Lo Strillozzo non è un uccello apprezzabile per la cattività: gli si dà la caccia per la bontà delle sue carni e oltre che dall'uomo deve guardarsi dai falchi, dalle volpi, dalle martore e dai topi.Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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