Riferimenti storiici. Opere di Giovanni Boccaccio.
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Le opere di Giovanni Boccaccio Il Boccaccio Interprete del Nuovo MondoI grandi classici cultura didattica educazione Il "Decameron": architettura razionaleIl Decamerone Le Giornate e Le Novelle I grandi classici cultura didattica educazione Il "Decameron": architettura razionaleIl Decamerone Le Giornate e Le Novelle I Grandi Classici Cultura Didattica Educazione Riferimenti storici: Affermazione delle Signorie nell'Italia centrosettentrionale 1337 Inizia la guerra dei Cent'anni tra Francia e Inghilterra 1348 Epidemia di peste in tutta Europa 1360 Calo demografico, crisi economica, rivolte popolari in tutta Europa Riferimenti culturali: 1340-1341 Crisi economica e finanziaria: la crisi coinvolge le banche fiorentine 1346 Fallisce la banca dei Bardi 1200-1330: origini della letteratura italiana: Volgarizzamenti della letteratura classica, letteratura religiosa, nascita del volgare La vita e le opere di Giovanni Boccaccio. La vita. Giovanni Boccaccio nasce nel 1313 probabilmente a Certaldo ed è figlio illegittimo del ricco mercante Boccaccino di Chellino. Nel 1327 si reca a Napoli con il padre, dove rimane fino al 1340-41. Qui, grazie alla pratica mercantile matura l'esperienza della realtà sociale ed economica che è alla base del Decameron; al tempo stesso frequenta la corte angioina. Negli ambienti aristocratici viene a contatto con la tradizione letteraria cortese, ma si accosta anche allo studio dei classici latini e agli scrittori della letteratura volgare in particolar modo Dante e Petrarca. Nel 1340 è costretto a tonare a Firenze dove nel 1948 dovrà vivere l'esperienza della peste, che costituisce lo spunto per la cornice narrativa del Decameron. Negli ultimi anni della sua vita, per influenza del suo amico Petrarca, vive un'evoluzione spirituale che lo porta a coltivare una letteratura solenne e moralmente impegnata e ad assumere nel 1360 gli ordini minori. Muore a Certaldo nel 1375. Si trasferisce a Napoli, con il padre, agente della Compagnia dei Bardi. Vede per la prima volta Fiammetta nella Chiesa di S. Lorenzo. 1334 Caccia di Diana Filostrato Filocolo Ritorna a Firenze. 1339-1341 Teseida. 1341-1342 Ninfale d'Ameto. 1342-1343 Amorosa Visione. Muore Roberto d'Angiò. Elegia di Madonna Fiammetta. 1344-1346 Ninfale Fiesolano. Epidemia di peste a Firenze. Conosce Petrarca. Dal 1350 Svolge incarichi diplomatici per il Comune di Firenze. 1349-1353 Decameron. Dal 1353 Fase umanista, scrive testi in latino ed opere su Dante. 1354 Corbaccio. 1355 Torna per un breve periodo a Napoli. 1362 Crisi religiosa. Breve soggiorno a Napoli. 1373-1374 Pubbliche letture della Commedia. Il periodo della peste. Nel 1348 vive l'esperienza della peste, che dopo aver colpito tutta l'Europa arriva a flagellare anche Firenze(causando la morte del padre), e ne trae spunto per la cornice narrativa in cui inserirà le cento novelle del suo capolavoro, il Decameron. È per questo che Boccaccio all'inizio dell'opera fa una lunga e dettagliata descrizione della malattia che colpì Firenze oltre a decimare la popolazione, l'epidemia distrusse tutte quelle norme sociali, quegli usi e quei costumi dell'epoca. Al contrario, i giovani creano una sorta di realtà parallela quasi perfetta per dimostrare come l'uomo, grazie all'aiuto delle proprie forze e della propria intelligenza, sia in grado di dare un ordine alle cose e viene rappresentata l'eterogeneità del mondo e la nostalgia verso quei valori cortesi che via via stanno per essere distrutti per sempre. Le Opere più famose di Giovanni Boccaccio: Opere del periodo Napoletano 1333-1334 ca. Caccia a Diana. Poemetto mitologico in terzine. Le ninfe di Diana sacrificano le prede di caccia a Venere, dea dell'amore. Visione positiva dell'amore. 1335-1338 Filostrato (Vinto d'amore). Poema in ottave in nove Canti. Ciclo bretone (Roman de Troie) Personaggi omerici. Infelice amore di Troilo per Criseida. 1336 ca. Filocolo (La fatica di amare). Narrazione in prosa in sette libri. Tradizione narrativa orientale: intreccio. Ciclo Bretone e cantari medievali agnizione quete (in senso laico, ricerca della persona amata). Amore contrastato di Florio e Biancifiore. 1339-1340 Teseida delle nozze di Emilia. Poema in ottave in dodici libri. Ciclo bretone (Roman de Thebes) di Emilia. Personaggi del mito greco. Amicizia tra Arcita e Palemone, innamorati entrambi. Opere del periodo Fiorentino: 1341-1342 La Commedia delle Ninfe fiorentine. Narrazione pastorale in prosa alternata a versi. (Prosimetro) Personaggi del mito greco Significato allegorico. L'amore ingentilisce l'animo rozzo del pastore Ameto. L'amore è un sentimento naturale e positivo. 1342-1343 L'Amorosa visione. Poema allegorico in terzine, in 50 Canti (modello a Petrarca per i Trionfi). I Trionfi di: sapienza, Gloria, Avarizia, Amore, Il poeta incontra la Virtù Fortuna. 1343-1344 La Elegia di Madonna Fiammetta. Narrazione in prosa. Ovidio, Heroides (lettere di lamento d'amore di eroine). Sfortunato amore di Fiammetta per Panfilo Sofferenza dell'amata abbandonata. Rottura con la tradizione cortese (amore sensuale e punto di vista femminile. 1346 Il Ninfale fiesolano. Poemetto pastorale ed eziologico in ottave. Mito e tema della metamorfosi. Amore infelice tra il pastore Africo e la ninfa di Diana, Mensola. Acuta analisi psicologica dei personaggi e dei loro sentimenti. 1348-1353 Il Decameron. L'opera di Boccaccio di maggior importanza. 1355-1365 Corbaccio. Poesia satirica in volgare. Il narratore, beffato da una vedova, pronuncia una dura Invettiva contro le donne. Rifiuto dell'amore (fonte di abbrutimento dell'animo). Opere in latino: 1355-1373 De casibus virorum illustrium. Opera erudita. Vite di uomini antichi e contemporanei colpiti da (Casi di uomini famosi) sorte avversa. 1362 ca. De claris mulieribus. Opera erudita. Ritratti di donne celebri, sia virtuose sia biasimevoli 1365 ca. Genealogia deorum gentilium. Opera erudita. Repertorio mitologico (genealogia degli dei pagani). 1351- 1367 Bucolicum carmen (Poesia pastorale). Egloghe pastorali. Virgilio, Bucoliche Imitato da Petrarca. Avvenimenti storici e personali. Epistole. Ventisei lettere, quasi tutte in latino. Importanti per gli aspetti biografici e per l'evoluzione del pensiero di Boccaccio. Rime. Poesia lirica. Autobiografia lirica. Opere in volgare: 1357-1361 Trattatello in laude di Dante. Trattato. Prima biografia completa di Dante. Ultimi anni di vita. Esposizione sopra la Commedia di Dante. Commento ai Canti I - XVII dell'Inferno Opere della vecchiaia: Geneaogia deorum gentilium De montibus De mulieribus claris De casibas virorum illustrium De Canaria et insulis reliquis ultra Hispaniam in Oceano noviter repertis Il Decameron. Il Decameron scritto probabilmente tra il 1348 e il 1353, è una raccolta di cento novelle inserite in una struttura narrativa unitaria detta cornice. La trama è ambientata durante la peste che nel 1348 devasta Firenze, una brigata di sette fanciulle e tre giovani di elevata condizione sociale decide di cercare scampo dal contagio ritirandosi a vivere in campagna. Qui i dieci giovani trascorrono il tempo tra banchetti, canti, balli e giochi e ogni giorno durante le ore più calde del pomeriggio si ritrovano tutti insieme per raccontarsi una novella ciascuno(10 novelle x 10 giorni=100 novelle). La struttura. Nell'introduzione a ogni giornata viene descritta la vita gioiosa e idilliaca della brigata dove tutto si svolge secondo precisi rituali. All'inizio di ogni nuovo racconto si inseriscono brevi preamboli in cui sono solitamente descritte la reazione degli uditori della novella precedente e ogni giorno con una conclusione, in cui è inserita una ballata, cantata a turni da uno dei giovani. La cornice della raccolta è materialmente costituita da tutte le parti introduttive e conclusive che accompagnano le dieci giornate e dai piccoli preamboli inseriti all'inizio delle singole novelle. Nei titoli-sommari premessi a ciascuna giornata, l'autore specifica chi è stato eletto «re» della giornata e il tema scelto da quest'ultimo per le novelle.
Il proemio. Il libro si apre con un Proemio(introduzione) dove Boccaccio dichiara qual è scopo principale per cui ha composto l'opera: giovare a coloro che sono afflitti da pene d'amore rallegrandoli con piacevoli racconti e dando loro utili consigli . Si delinea cosi in modo chiaro il pubblico a cui l'opera è rivolta: le donne, più precisamente «quelle che amano» e che non hanno molte possibilità di distarsi dalle pene d'amore perché ad esse sono vietate tutte le attività che possono praticare gli uomini. Il Decameron è pertanto un'opera destinata al piacevole intrattenimento di un pubblico raffinato ed elegante, ma non composto di letterati di professione. E' chiara l'intenzione dello scrittore di rivendicare il suo diritto a duna letteratura libera da condizionamenti moralistici: si delinea così un'idea di letteratura del tutto laica e mondana, svincolata dai pregiudizi religiosi e morali. (Indica le dedicatarie dell'opera: le donne che soffrono per amore) I Giornata. Parte iniziale dell'introduzione: l'autore si rivolge ancora alle donne e descrive gli effetti della peste prima di narrare il racconto cornice. Quarta Giornata. Introduzione: Difesa dello stile dell'opera. Giustificazione della passione per le donne e l'amore. Conclusione dell'opera. L'opera letteraria non deve essere valutata in base a criteri moralistici. La lingua e lo stile. Alla varietà del Decameron corrisponde una pluralità di registri linguistici e stilistici. Le parti in cui parla il narratore(di I o II grado) sono caratterizzate prevalentemente da uno stile "alto" modellato sui classici latini; nelle parti in cui prendono la parola i personaggi attraverso il discorso diretto, invece, il linguaggio si adegua alle diverse condizioni sociali e ai vari argomenti trattati. Nel complesso il linguaggio boccacciano non arriva comunque a toccare gli estremi del plurilinguismo dantesco, ma tende a uniformarsi su un registro medio. Nastagio degli onesti. Il Nastagio degli Onesti è una novella il cui tema, in accordo con quello generale della quinta giornata, è l'amore che raggiunge un lieto fine. La narratrice è Filomena. Nella vicenda realistica si inserisce una visione sovrannaturale. La fonte della novella è probabilmente lo Speculum historiale di Vincenzo di Beauvais, che raccoglie il mito d'origine nordica della "caccia infernale", molto diffuse nella letteratura medievale. Alla stessa lettura si ispira Iacopo Passavanti, monaco domenicano fiorentino contemporaneo di Boccaccio. Boccaccio e Passavanti. Il significato antitetico dei due racconti: Boccaccio e Passavanti vivono nella stessa città e negli stessi anni. Ma lo stesso racconto nei due scrittori assume coloriture narrative e significati molto diversi. In Passavanti la donna e l'amante sono puniti(nel purgatorio) per aver ceduto alla passione e per aver commesso peccato di lussuria e di adulterio. Nel predicatore domenicano si riflette cioè la tradizionale concezione del cristianesimo medievale. Nella novella di Boccaccio, invece, soltanto la donna è punita(all'inferno) per non aver corrisposto all'amore, per averlo rifiutato, inducendo così l'amante al suicidio. Si riflette qui la concezione nuova, laica e naturalistica. Il racconto di Boccaccio si può quindi vedere come il rovesciamento deliberato dell'exemplum medievale che proponeva come obiettivo l'ammaestramento morale. La finalità degli autori e le diverse soluzioni narrative: Passavanti insiste tanto sui particolari crudeli e orripilanti in obbedienza alla finalità dell'exemplum, che è quella di terrorizzare l'uditore con la visione delle pene dell'aldilà e di indurlo a fuggire dal peccato; invece Boccaccio non vuole certo spaventare il lettore, ma suggerisce il suo messaggio(cioè abbandonarsi con spontaneità ai richiami dell'amore) con malizioso sorriso. Il ruolo della caccia Infernale: La caccia infernale ha un peso ben diverso nella struttura dei due racconti. Nell'esempio di Passavanti costituisce la totalità della narrazione; in Boccaccio è solo un episodio inserito nella novella, che poi mira ad altro: la visione infernale è sfruttata da Nastagio, con l' «industria» tipica degli eroi boccacciani, per raggiungere i suoi fini e ottenere la soddisfazione del suo desiderio amoroso. Il Decamerone Le Giornate e Le Novelle Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
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