Mus. - Genere di composizione che si ispira a quelle
dei musicisti tzigani. Presenta di regola un tempo in due quarti o, più
raramente, in quattro quarti; malinconica e lenta nella prima parte,
l'"andante", va sempre più animandosi nella seconda parte,
l'"allegro" (o "allegro con brio"), sino al vivace ed
irruento finale. Caratteristici sono i ritmi sincopati che la distinguono e le
circonlocuzioni attorno alla nota di chiusa del periodo, formate da un gruppetto
di note che gli tzigani hanno standardizzato in due o tre forme molto simili fra
loro. Caratteristiche di questa composizione, oltre ai ritmi, sono le armonie.
Ne sono esempi classici le
Danze ungheresi di Brahms, le
Czardas
op.
82 di Rubinstein, quelle per violino di Hubay e alcuni brani
delle
Rapsodie di Liszt. Anche la
Czardas di Monti fa parte di
questo gruppo e così pure la celebre
Zingaresca di Sarasate.
• Lett. - Forma di poesia popolare fiorita soprattutto nei secc. XVI e
XVII e particolarmente in Toscana e nel Friuli.