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Zappa.

Attrezzo agricolo manuale, generalmente costituito da una lama di ferro, tozza e larga, trapezoidale o triangolare, posta perpendicolarmente su un manico di legno per mezzo di in un occhio o doccia. Usata per livellare il terreno, rompere le zolle o la crosta superficiale, fare solchi o fossetti, ecc., oggi il suo impiego è limitato a lavori di giardinaggio o a superfici poco estese, essendo ormai soppiantata da zappatrici meccaniche. Può assumere diverse forme, ad esempio a bidente o a tridente, per terreni compatti o sassosi; per lavori più duri si ricorre allo zappone o al piccone, particolarmente robusti. ║ Per estens. - Il lavoro dei campi, dei contadini. ║ Fig. - Darsi la z. sui piedi: nuocere a sé stesso portando, senza rendersene conto, argomenti che si risolvono a proprio svantaggio. • Etn. - Arnese da lavoro di origine assai antica, caratteristico di uno stadio dell'agricoltura detta appunto della z. Derivato probabilmente dall'uso di appesantire il bastone da scavo con una pietra, tale modello arcaico con corpo lavorante in pietra è ancora oggi utilizzato da alcune popolazioni primitive.