Stats Tweet

Zapotechi.

Etn. - Popolazione indigena stanziata nella parte meridionale dell'attuale Stato di Oaxaca, nel Messico centro-meridionale. In origine agricoltori nomadi organizzati in clan matrilineari, gli Z. invasero il Messico nella prima metà del I sec. a. C., spingendosi fino all'area maya. Si organizzarono riunendo le tribù in uno Stato a regime monarchico-teocratico retto da un sovrano affiancato da un sommo sacerdote. Nel V sec. a.C. elessero il centro di Monte Albán come capitale religiosa. Ebbero contatti con i Maya, gli Olmechi, i Nahua e i Mixtechi, ma seppero salvaguardare l'indipendenza politica e i tratti originali della loro cultura, di cui rimangono notevoli testimonianze nei centri archeologici situati nelle zone di Mitla e di Monte Albán. Grandiose erano le loro costruzioni e di notevole pregio la produzione di ceramica a carattere figurativo. Usavano incenerire i morti, custodendone i resti sotto le piramidi, in apposite cellette; i capi venivano imbalsamati. Svilupparono una propria forma di scrittura, con segni grafici distinti sia dalle pittografie azteche, sia dai geroglifici maya. Le popolazioni Nahua e le primitive tribù dei Mixe, degli Zoque e dei Mixtechi, furono influenzate dalla cultura zapoteca. Nel IX sec. la pressione dei Mixtechi, a loro volta incalzati dai Toltechi, li respinse negli attuali territori; in seguito subirono l'egemonia degli Aztechi e poi quella degli Spagnoli. La popolazione attuale della zona è divisa in numerosissimi sottogruppi che parlano dialetti mutualmente comprensibili; dal punto di vista linguistico lo zapoteco è caratterizzato da un sistema fonetico semplice ed è stato inserito, insieme al mixteco, nel phylum linguistico Macro-Oto-Mangue.