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Zacinto). Isola (401 kmq) della Grecia, nel Mar
Ionio. Situata al largo della costa del Peloponneso, a Sud di Cefalonia,
è la più meridionale delle Isole Ionie. Con due isolotti posti a
Sud, forma il nomo omonimo (406 kmq; 40.013 ab.), con capoluogo Zante (12.300
ab.), porto commerciale e sede di piccole industrie alimentari. L'isola, di
natura prevalentemente calcarea e soggetta a frequenti fenomeni sismici,
è divisa in tre zone morfologiche: quella montuosa, a Ovest (Monte
Vrachionas, 756 m); quella pianeggiante e ricca di coltivazioni, al centro;
quella collinosa, a Est. Il clima è di tipo mediterraneo. • Econ. -
Assai praticata è l'agricoltura, con coltivazione di ulivi, agrumi, vite
(uva di Corinto) e fichi. • St. - Colonizzata, secondo la leggenda, da un
figlio di Dardano, dal quale prese il nome,
Z. fu nell'orbita ateniese
dal 455 a.C. e durante tutta la guerra del Peloponneso, passando poi per breve
tempo sotto il predominio spartano. Nel 217 a.C. fu conquistata dai Macedoni e
nel 191 a.C. venne annessa dai Romani, che già l'avevano occupata nel 211
a.C. Fino al XII sec. restò sotto il dominio bizantino, dopo essere stata
saccheggiata dai Vandali, dai Saraceni e dai Normanni. Nel 1185 fu conquistata
da Margheritone da Brindisi e, successivamente, appartenne agli Orsini
(1194-1328) e ai Tocco (1328-1484), che la cedettero a Venezia sotto il cui
dominio rimase fino al 1797. Con il Trattato di Campoformio passò ai
Francesi, aggregata al dipartimento del Mar Egeo; in seguito fu soggetta al
protettorato russo (1800) e a quello inglese (1809). L'aspirazione della
popolazione a unirsi con la Grecia portò, dal 1821, allo scoppio di moti
antibritannici; abbattuto Ottone di Baviera, nel 1863
Z. fu unita alla
Grecia insieme alle altre isole.