Nome francese di
Ludwik Wolowski. Uomo politico polacco. Prese parte alla rivolta di
Varsavia del 1830 e, dopo la rioccupazione della città, riparò in
Francia, Paese del quale ottenne la cittadinanza nel 1834. Nel medesimo anno
fondò la "Revue de législation et de jurisprudence". Nel
1839 entrò al Conservatoire des arts et métiers di Parigi, dove
insegnò legislazione industriale prima ed economia poi. Nel 1855 divenne
membro dell'Accademia di scienze morali. Eletto deputato nel 1848 e nel 1871,
nel 1875 divenne senatore. Apprezzato economista, si oppose alla politica
protezionistica del Thiers, promosse una limitata riforma del sistema ipotecario
francese e la realizzazione degli istituti di credito fondiario, si
dichiarò favorevole al bimetallismo e all'unità di emissione. Tra
gli scritti:
Studi di economia politica e di statistica (1848);
La
questione delle banche (1864);
La libertà commerciale e i
risultati del trattato di commercio del 1860 (1869);
L'oro e
l'argento (1870) (Varsavia 1810 - Gisors, Eure 1876).