Poeta e romanziere belga di lingua
fiamminga. Laureatosi a Gand in Filologia tedesca nel 1901, iniziò la sua
carriera letteraria nello stesso anno, con la pubblicazione di un volume di
liriche. La raccolta di versi
Het Vader-huis (1903) gli meritò una
collaborazione fissa alla rivista "Vlaanderen" di August Vermeylen,
noto critico fiammingo. Sostenitore dei principi del Simbolismo francese, tema
dominante della sua opera poetica è il dissidio fra la carne e lo
spirito, fra la vita terrena e l'anima ansiosa di sognare; una sensualità
inquieta informa i suoi versi che, nello spezzare gli schemi dell'individualismo
estetizzante, palpitano di una commossa umanità. Scrisse altri volumi di
poesie, tra cui:
De gulden shaduw (1910); gli
Interludien, in due
volumi contenenti poemetti epico-mitologici (pubblicati nel 1925-26);
De
modderen man (1920);
Zon in der rug (1924) con poesie descrittive;
Substrata, raccolta di frammenti:
Het zatte hart (1926);
God
aan zee (1926);
Het bergmeer (1928). Numerose sono anche le opere di
narrativa di
W., tutte scritte in lingua fiamminga e impregnate di
elementi simbolisti; tra le più interessanti citiamo:
Aufwijkingen
(1905);
Janus met het dubbele Voorhoofd (1908);
Goddelijke
verbeeldingen (1918);
Beginselen der Chemte (1925) (Gand 1878 -
Zwijnaarde 1929).