Uomo politico olandese. Fratello di Cornelis, fu
pensionario di Dordrecht (1650) e poi gran pensionario d'Olanda (1655). Sostenne
con onore la guerra contro l'Inghilterra cui pose fine il Trattato di
Westminster, nel quale Cromwell, in una clausola segreta, pretese che la casa
d'Orange, alleata degli Stuart, fosse esclusa in perpetuo dallo
staatholderato. L'accettazione di questa clausola gli alienò le
simpatie del popolo. Capo del Partito repubblicano, temendo che la
libertà fosse minacciata dall'eccessiva potenza degli Orange, specie dopo
la restaurazione degli Stuart in Inghilterra, stipulò con Luigi XIV un
trattato di commercio e di difesa (1662). Ricominciata la lotta contro
l'Inghilterra, reclamò l'aiuto di Luigi XIV e malgrado i suoi sentimenti
antiorangisti, pose sotto protezione della Repubblica il giovane Guglielmo
d'Orange. Dopo la pace di Breda (1667), che coincise col suo apogeo politico,
W. fu costretto dall'ambizione di Luigi XIV a rivedere la sua politica
estera e a cercare l'appoggio dell'Inghilterra contro la Francia. Preoccupato
dagli sviluppi della guerra di Devoluzione, promosse la costituzione della
Triplice Alleanza, al fine di arginare l'espansionismo francese, costringendo al
Trattato di Aquisgrana il re Luigi XIV, che gli divenne nemico mortale. La
Francia si alleò con Carlo II;
W. per mettere d'accordo i partiti,
fece nominare il principe di Orange capitano generale (1672), ma gli Stati
Generali rifiutarono di adottare le vigorose misure di difesa ch'egli aveva
proposte. I Francesi invasero l'Olanda, il popolo si sollevò contro
W.: denunciato come complice dell'invasione, si tentò di
assassinarlo, all'Aia, dove fu gravemente ferito; i sicari trovarono asilo
presso il principe di Orange. Le pressanti esigenze di Luigi XIV provocarono
nuovi tumulti; Guglielmo fu nominato
staatholder e
W. diede le
dimissioni dalla carica. Recatosi a trovare il fratello in prigione venne con
questo massacrato da una folla di orangisti penetrati nel carcere (Dordrecht
1625 - L'Aia 1672).