Colonizzatore e statista nord-americano di
origine inglese. Signore del castello di Groton nel Suffolk, studiò a
Cambridge e abbracciò la professione di avvocato. Mise le proprie
competenze professionali e le proprie sostanze a disposizione della causa
puritana, battendosi per l'affermazione di una fede alla quale si era convertito
nel 1523. Oppresso dai debiti e sorretto dalla convinzione puritana che la
collera divina non avrebbe tardato ad abbattersi sull'Inghilterra,
accettò l'elezione a governatore della Compagnia della baia del
Massachusetts, fondata per sua iniziativa nel 1529. Nell'aprile del 1530,
insieme con un migliaio di correligionari autorizzati dal re a occupare le terre
della colonia, lasciò l'Inghilterra. Egli pensava che l'America offrisse
il mezzo per staccarsi dalla corruzione della Chiesa anglicana, senza separarsi
dalla Chiesa stessa. Al primo convoglio, guidato da lui personalmente, seguirono
nei mesi successivi varie altre centinaia di navi con oltre duecentomila
emigrati che si sparsero nell'area di Boston, dando vita a varie comunità
economicamente molto attive. La nuova colonia venne istituita su basi
oligarchiche e teocratiche ed egli ne fu governatore sino alla morte (rieletto
dodici volte), difendendo tenacemente la libertà del territorio nei
confronti delle autorità britanniche. Registrò i fatti della sua
vita e gli eventi più importanti della comunità in un diario che
rimane un documento di fondamentale importanza:
Diario delle transizioni e
degli avvenimenti occorsi durante la colonizzazione del Massachusetts e delle
altre colonie della Nuova Inghilterra (postumo, 1790). Fu inoltre autore di
un trattato di meditazione religiosa dal titolo
Modello di carità
cristiana (1629) (Edwardstone, Suffolk 1588 - Boston 1649).