Generale inglese. Prese parte come
ufficiale inferiore alla guerra contro i Boeri e poi alla prima guerra mondiale.
Nel 1935 ebbe la nomina a generale e, dal giugno 1939 al febbraio 1941, fu
comandante in capo dell'esercito britannico del Nilo, collaborando con Wawell.
Nei giorni del Natale 1940 prese parte alla grande offensiva lanciata dagli
Inglesi contro gli Italiani in Cirenaica. Dalla fine del febbraio 1941 fu in
Grecia quale comandante delle forze britanniche destinate a opporsi
all'invasione italo-tedesca. Tre mesi dopo fu inviato in Palestina e in
Transgiordania per dirigere la campagna iniziata per occupare il territorio
siriano. Successivamente, avendo assunto il comando supremo in Medio Oriente, fu
in Iran e in Iraq. Dal dicembre 1943, sostituì Eisenhower quale
comandante supremo delle forze alleate del Mediterraneo. Si distinse nella
campagna d'Italia, soprattutto durante la lunga battaglia di Montecassino e,
più tardi, nella liberazione di Roma dalle truppe naziste. Nel dicembre
del 1944 ebbe la nomina a maresciallo e, nel 1945, fu a capo della missione
degli Stati Maggiori britannici. Dopo la guerra scrisse il volume di memorie
Eight Years Overseas (1950) (Stowlangtoft Hall, Suffolk 1881 - Aylesbury,
Buckinghamshire 1964).