Pseudonimo di
Thomas Lanier
Williams. Drammaturgo statunitense. Cresciuto tra Memphis e Saint Louis in
un famiglia nella quale convivevano a fatica l'iperprotettiva figura materna e
la violenta personalità paterna, frequentò l'università del
Missouri, la Washington University di Saint Louis e infine la University of
Iowa. Durante il periodo universitario collaborò con gruppi teatrali
d'avanguardia per i quali scrisse opere andate poi perdute. Per alcuni anni si
dedicò alla composizione di atti unici (riuniti nel 1945 e nel 1948 nei
volumi
27 Wagons Full of Cotton and Other Plays e
I blues), e nel
1940 debuttò con il dramma
Battle of Angels, il cui mancato
successo lo spinse a riscrivere la pièce che, rimaneggiata, venne
presentata nel 1957 con il titolo
La calata di Orfeo. Nel 1945 e nel 1947
il suo nome venne legato a due grossi successi di critica e botteghino,
Lo
zoo di vetro e
Un tram che si chiama desiderio, nei quali iniziarono
a vivere gli elementi destinati a divenire caratteristici di tutta la sua
produzione (riconducibili al difficile rapporto tra membri di una
società, quella del Sud degli Stati Uniti, nella quale si producono
emarginati di vario genere - aristocratici decaduti dediti all'alcool e alle
droghe, ragazze in balia di uomini brutali e crudeli, giovani sensibili oppressi
dalla figura materna, uomini senza scrupoli pronti all'eccesso pur di
raggiungere il successo). Durante gli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta la
produzione di
W. si fece intensa e profonda e al successo teatrale si
unì quello cinematografico rappresentato dalle trasposizioni di buona
parte dei suoi lavori (al cinema si rivolse direttamente nel 1956 con la
sceneggiatura di
Baby Doll , film diretto da E. Kazan e tratto da alcuni
suoi atti unici). Tra le sue commedie del periodo ricordiamo:
Estate e
fumo (1948);
La rosa tatuata (1951);
Camino Real (1953);
La
gatta sul tetto che scotta (1954), con cui ottenne il premio Pulitzer;
Improvvisamente l'estate scorsa (1958);
La dolce ala della
giovinezza (1959);
Periodo di assestamento (1960);
La notte
dell'iguana (1961);
Il treno del latte non ferma più qui
(1963). Gli anni successivi diedero avvio a una crisi che limitò la
produzione di
W. (si concentrò soprattutto su atti unici, che
vennero in seguito più volte rimaneggiati) e che minò l'equilibrio
del drammaturgo divenuto col tempo dipendete dall'alcool e dalle droghe. Tra i
lavori degni di nota di questo periodo ricordiamo: gli atti unici riuniti sotto
il titolo
Slapstick Tragedy (1966) e quelli pubblicati in
Dragon
Country (1970), dei quali fa parte
In the Bar of a Tokyo Hotel
(1969); i drammi
Vieux Carré (1977) e
Clothes for a Summer
Hotel (1980), protagonisti del quale sono F. Scott Fitzgerald e la moglie
Zelda.
W. si dedicò anche alla stesura di racconti (
One Arm and
Other Stories, 1948,
Hard Candy, 1955,
Un ospite indiscreto,
1968, riuniti postumi, insieme ad altri, in
Collected Stories, 1985), di
romanzi (
La primavera romana della signora Stone, 1950;
Una donna
chiamata Moise, 1975) e alla composizione poetica (
In the Winter of the
Cities, 1956;
Androgyne,
Mon Amour, 1977). Nel 1973 apparve un
volume di
Memorie nel quale
W. dichiarò apertamente la
propria omosessualità (Columbus, Mississippi 1914 - New York 1983).