Rugbista inglese. Figlio di un rugbista professionista,
cominciò a prendere confidenza con la palla ovale fin dall'infanzia. All'età di
18 anni entrò nel professionismo, ingaggiato dai Newcastle Falcons, di cui,
nell'arco di sette stagioni, divenne punto di riferimento e capitano. Il suo esordio
con la nazionale inglese avvenne nel 1998, dopo appena 58 minuti di rugby
professionistico al suo attivo. Con il XV della Rosa
W. prese parte alla
tournée del 1998 in Australia, allorché l'Inghilterra venne travolta dai
padroni di casa 76-0. Mediano d'apertura infallibile con il piede, capace di
fare centro da qualsiasi parte del campo sia di destro sia di sinistro, visse
la sua stagione di gloria nel 2003: dopo aver messo a segno il grande slam nel
Sei Nazioni, torneo di cui fu anche il capocannoniere con 77 punti realizzati
in 5 match, Jonny condusse la nazionale inglese allo storico successo nella
Coppa del Mondo, il primo di una formazione dell'emisfero Nord, segnando il
drop
decisivo nella finale contro l'Australia.
W. si laureò capocannoniere
anche nella rassegna iridata, con 115 punti al suo attivo in sei gare.
L'impresa australiana gli valse il titolo di Member of British Empire.
Successivamente
W. subì numerosi infortuni che lo costrinsero a lunghe assenze dai campi.
Al di là della sfortunata tournée con i British Lions, tornò a vestire la maglia dell'Inghilterra
nel febbraio del 2007 nel match del torneo delle Sei Nazioni contro la Scozia. A causa di
un nuovo infortunio occorsogli ad aprile 2008 che gli fece perdere il finale di stagione,
il Newcastle rese indisponibile
W. per la chiamata della Nazionale al tour estivo in Nuova Zelanda.
L’11 settembre 2008 il club annunciò infine il rientro di
W. per l’incontro di Guinness
Premiership contro i Saints, disputatosi il 14 settembre (n. Frimley, Surrey 1979).