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Wilbur, Richard Purdy.

Poeta statunitense. Laureatosi ad Amherst (1942), dopo il diploma in Lettere a Harvard, conseguito nel 1947, iniziò l'attività di docente che lo portò ad Harvard (1950-54) e al Wellesley College (1955), quindi alla Wesleyan University (1957). Inaugurò la carriera poetica con The Beautiful Changes (1947), cui fecero seguito molti altri lavori nei quali, oltre alla forte influenza dei simbolisti francesi, dei metafisici, di E. Dickinson, di M. Moore e di W. Stevens, emergono chiaramente i tratti tipici della poesia di W. traducibili in un connubio equilibrato tra vivacità oraziana e profondo impegno morale. Tra le raccolte più importanti ricordiamo: Ceremony (1950); A Bestiary (1955); Things of This World (1956); Poems (1957), premio Pulitzer; Advice to a Prophet (1961); Walking to Sleep (1969); The Mind-Reader (1976); Seven Poems (1981); New and Collected Poems (1988), premio Pulitzer. W. fu anche autore di saggi di argomento letterario (Responses, 1976), di traduzioni dal francese (Il Misantropo, 1955, Tartufo, 1963 e La scuola delle mogli, 1978, di Molière; Andromaca, 1982, e Fedra, 1986, di Racine) e, insieme a L. Hellman, dell'adattamento, destinato a un'opera comica, musicata da L. Bernstein, del Candide di Voltaire. Nel 1973 pubblicò Opposites, raccolta di versi di bambini da lui commentati. Nel 2006 vinse il Premio Ruth Lilly per la poesia (n. New York 1921).