Scrittore tedesco. Dopo aver compiuto gli
studi universitari, si recò a Monaco, dove divenne direttore dello
"Süddeutsche Zeitung" e a Vienna, dove entrò nella
direzione del Burgtheater (1881-88). Nutrì uno spiccato interesse per il
teatro e volse una feconda attività letteraria. Nella sua produzione,
oltre ad alcuni saggi critici, figurano numerosi romanzi e tragedie:
Enrico
di Kleist (1872),
Il conte di Hammerstein (1871),
Il pittore
(1872),
Amore di gioventù (1872),
Assunta Leoni (1873),
Gracco (1872),
Arria e Messalina (1874),
Giordano Bruno
(1874),
Nerone (1876),
La figlia del signor Fabricius (1879),
Il giudice di Zalamea (1882),
Il padrone di Palmira (1889),
Il
margravio Waldemar (1889),
Hermann Ifinger (1892),
Bernhard
Lenz (1893),
Viola (1895),
Timandra (1903),
Re Teja
(1908) (Rostock 1837-1911).