Scrittore e drammaturgo danese. Tra le sue opere,
caratterizzate da una costante vena ironica e satirica in cui agiscono forti
stimoli morali, si ricordano:
Quattro commedie satiriche (1897), sui temi
tradizionali del naturalismo, dall'interesse economico agli istinti sessuali;
Topi che ballano (1905); il romanzo
I padri mangiano l'uva (1908),
in cui delineò la decadenza della nobiltà danese. Morì
suicida (Holmegaard, Lolland 1858 - Copenaghen 1914).