Scrittore tedesco. Compiuti gli studi a
Königsberg, si dedicò poi all'insegnamento. L'amara esperienza della
prima guerra mondiale, che lo segnò profondamente, emerge in diversi
romanzi:
Il bosco (1922);
Il lupo dei morti (1924);
Ognuno.
Storia di un senza nome (1932). Di questo primo periodo
sono anche:
Il servo di Dio Andreas Nyland (1926);
La serva di
Jürgen Doskocil (1932);
Novella pastorale (1935);
La vita
semplice (1939). Spirito inquieto e profondamente cristiano,
W.
sviluppò nelle sue opere l'ideale di vita in intimo contatto con la
natura lontano dai grandi problemi della storia, raffigurando personaggi mesti e
sconfitti alla ricerca dell'assoluto e di un senso che sempre gli si sottrae.
Imprigionato per alcuni mesi (1938) nel campo di Buchenwald per essersi opposto
al regime nazionalsocialista, descrisse questa terribile esperienza ne
La
selva dei morti (1945) e nel romanzo postumo
Missa sine nomine
(1950). Fatto oggetto di polemiche circa l'autenticità della sua
opposizione al regime nazista, nel 1948 emigrò in Svizzera (Kleinort,
Prussia Orientale 1887 - Uerikon, Zurigo 1950).