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Whistler, James Abbott Mc Neill.

Pittore statunitense. Dopo gli studi all'Accademia di West Point, per la carriera militare, si trasferì a Parigi (1855-57), dove entrò in contatto con H. Fantin-Latour e G. Courbet e con il circolo realista. L'incontro con le stampe giapponesi e la pittura di Velázquez lo allontanarono dal realismo di Courbet; stabilitosi a Londra nel 1859, fu ben presto considerato il promotore dell'Impressionismo inglese (Notturno in nero e oro, 1877, Detroit, Institute of Arts). Criticato violentemente da J. Ruskin, difese la propria poetica in conferenze (Ten o'clock, 1885) e nello scritto The gentle art of making enemies, 1890). I suoi paesaggi e suoi ritratti, basati su preziosi effetti di luce e su sottili variazioni cromatiche (Sinfonia in bianco n° I: La ragazza bianca, 1862; Accordi in grigio e in nero n° I: La madre dell'artista, 1871-72; Notturno in nero e oro: fuochi d'arificio, 1875), furono accostati dai contemporanei alla musica di Wagner. La sua ricerca di una pittura come pura esperienza estetica al di là dei valori della rappresentazione (Arrangiamento in color carne e nero: Ritratto di Théodore Duret, 1883), il valore evocativo e allusivo dei giochi delle forme e dei colori, presentano delle analogie con la cultura simbolista degli anni Ottanta e Novanta. Nel 1876-77 eseguì per F.R. Leyland le decorazioni della stanza dei pavoni, felice espressione del suo gusto esotico; pregevoli anche le sue incisioni e litografie. Presidente della Society of British Artists (1886-88), fu definitivamente consacrato con la retrospettiva alla Goupil Gallery (1892) (Lowell, Massachusetts 1834 - Londra 1903).
James Abbott Whistler: "Ragazza in bianco"