Musicista fiammingo. Trasferitosi in Italia
verso la metà del XVI sec., visse a Napoli e a Ferrara fino al 1558,
quando Alfonso Gonzaga lo invitò alla sua corte di Novellara (Reggio
Emilia). Dopo tre anni si recò a Parma per perfezionarsi sotto la guida
del De Rore. Passò poi a Milano e nel 1565 si stabilì a Mantova,
presso la cui corte ducale fu assunto come compositore e maestro di cappella. Le
stesse cariche ebbe più tardi alla corte degli Estensi in Ferrara dove si
trasferì dopo la morte della moglie (1580). La sua attività di
compositore si può seguire nei suoi
Libri di madrigali; in questo
genere
W. si distinse sia per il temperamento lirico e drammatico sia per
la sua abilità nel contrappunto (Weert 1535 circa - Mantova 1596).