Denominazione di una associazione culturale
fondata nel 1907 a Monaco per iniziativa di H. von Muthesius, cui aderirono
architetti, industriali, artigiani, intellettuali, allo scopo di salvaguardare
la qualità artistica del prodotto industriale. Il
D.
W., pur
rifacendosi all'Arts and Crafts e al pensiero di W. Morris, se ne differenziava
in quanto auspicava di garantire una standardizzazione di più elevata
qualità e consentiva l'uso della macchina. Tra le realizzazione
dell'associazione, a cui tra il 1907 e il 1914 aderirono le più
significative personalità dell'industria e della cultura, spiccano le
fabbriche progettate da H. Poelzig, P. Behrens, W. Gropius, i vagoni ferroviari
e le automobili progettati da Gropius e da E. Neumann, ecc. Nel 1914 il
D.
W.
organizzò a Colonia un'esposizione di arte
industriale, nell'ambito della quale Gropius, Behrens e H. van de Velde
presentarono esempi pionieristici di architettura in vetro, acciaio e cemento.
Di notevole rilevanza fu anche l'esposizione tenuta a Weissenhof di Stoccarda
(vi presero parte, tra gli altri, Gropius, Behrens, Mies van der Rohe, Le
Corbusier), che diede un quadro aggiornato delle più recenti soluzioni
tecnologiche applicate alla standardizzazione edilizia. L'associazione fu
sciolta nel 1934 con l'avvento del Nazismo, tornando a ricostituirsi nel
dopoguerra (1947). Sul suo modello sorsero analoghi istituti in Austria (1912),
Svizzera (1913), Inghilterra (1915) e Francia (1916).