Scrittore austriaco di origine ceca. Di famiglia
ebraica, amico di F. Kafka e di M. Brod, prese parte alla prima guerra mondiale
nelle truppe austriache. Trasferitosi a Vienna (1918), dove sposò la
vedova di G. Mahler, subito dopo l'annessione nazista dell'Austria si
stabilì in Francia e quindi negli Stati Uniti (1940). Esordì con
liriche (
L'amico del mondo, 1911;
Noi siamo,
1913;
Il
giorno del giudizio,
1919) e drammi (
La tentazione,
1913;
Le troiane, 1915, da Euripide;
L'uomo specchio,
1920) di stampo espressionista, ispirati all'amore e alla fratellanza
universale, cui seguirono opere narrative (
Barbara ovvero la
devozione,
1929;
I 40 giorni del Mussa Dagh,
2 volumi,
1933) e drammatiche (
Juarez e Massimiliano,
1924;
Verdi:
il romanzo dell'opera, 1924;
Paolo tra gli Ebrei,
1926;
Il
Regno di Dio in Boemia, 1930) di tematica storica, sovente accompagnata da
una visione religiosa tradizionalmente cristiana. Nella produzione di
W.
dell'ultimo periodo, che potremmo definire epico, intriso da
una vena mistica e barocca, spiccano l'opera
Il canto di Bernadette
(1941) e il "romanzo di viaggio"
Il pianeta dei nascituri
(postumo, 1946) (Praga 1890 - Beverly Hills, California 1945).