Uomo politico ungherese. Deputato al
Parlamento (1887), ministro delle Finanze (1889-92) e più volte
presidente del Consiglio (1892-94; 1906-10; 1917-18), fu l'artefice del
risanamento del bilancio e della laicizzazione dello Stato, promuovendo la
discussione sul matrimonio civile obbligatorio e sulla libertà di culto.
Fu considerato il più eminente esponente della politica liberale magiara
(Mór 1848 - Budapest 1921).