Compositore austriaco. Discepolo di
Albrechtsberger e di Salieri a Vienna, divenne dal 1791 direttore del teatro di
corte e dal 1794 compositore stabile. Vicemaestro della cappella di corte
(1827-43), si affermò soprattutto come autore teatrale, affiancando allo
stile italianizzante tardo-settecentesco, di cui
W. fu l'ultimo esponente
austriaco, la tradizione tedesca del
Singspiel, caratterizzata da vena
popolareggiante e rustico sentimentalismo.
W.
fu autore di una
trentina di lavori teatrali, su libretto italiano o tedesco, tra i quali
riscossero notevole successo le opere
La principessa di Amalfi (1794),
L'uniforme (1798),
Il rivale di se stesso (1808),
L'imboscata
(1815),
Die eiserne Pforte (1823, da un racconto di Hoffmann), e i
Singspieler Das Weisenhaus (1808),
Die Schweizerfamilie
(1809),
Der Bergsturz (1812). Anche i
Lieder e le arie
estratti dalle sue opere, a causa della loro facilità melodica, divennero
assai popolari nei salotti dell'epoca. Dal 1820 abbandonò la composizione
di opere teatrali per dedicarsi alla musica sacra (messe, oratori) (Eisenstadt
1766 - Vienna 1846).