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Weierstrass, Karl Theodor Wilhelm.

Matematico tedesco. Dopo aver studiato Giurisprudenza a Bonn, si dedicò alla matematica nella scuola secondaria. Giunse alla notorietà grazie ad un lavoro sulle funzioni abeliane pubblicato nel 1854, ma il suo primo lavoro, riguardante le funzioni analitiche, risale al 1843. Fu nominato professore all'università di Berlino nel 1856, poi fu eletto membro dell'Accademia di Berlino e nel 1883 socio straniero dei Lincei. A W. si deve la rappresentazione delle funzioni analitiche, già studiate da Cauchy, in termini di serie di potenze e di prolungamento analitico, e la rappresentazione dei numeri irrazionali mediante classi contigue di numeri razionali. W. diede contributi innovativi a numerose teorie: funzioni trascendenti intere, funzioni ellittiche, funzioni abeliane, calcolo delle variazioni, ecc. Sua è anche la costruzione di una funzione continua non derivabile in alcun punto, che costituisce tuttora un esempio notevole nella teoria delle funzioni continue. Tra i suoi allievi ricordiamo G.M. Mittag-Leffler e S. Kowalwski, che giunsero presto alla notorietà (Osterfeld, Münster 1815 - Berlino 1897). ║ Costruzione di W.: in ottica geometrica, metodo per costruire il raggio rifratto per ogni raggio incidente su una superficie sferica di separazione fra due mezzi aventi indici di rifrazione diversi. ║ Punto di W.: nella geometria su una curva, punto multiplo della serie canonica. ║ Teorema di approssimazione di W.: teorema in base al quale ogni funzione a valori reali o complessi, definita su un intervallo chiuso e limitato I dell'asse reale ed ivi continua, è il limite di una successione di polinomi, secondo la nozione di convergenza uniforme sull'intervallo I. ║ Teorema di Bolzano-W.: teorema secondo cui in uno spazio euclideo ogni insieme limitato avente infiniti punti ammette almeno un punto di accumulazione. ║ Teorema della fattorizzazione di W.: teorema secondo cui per ogni insieme finito o infinito numerabile di numeri complessi z1, ..., zn,... e per ogni insieme di numeri interi positivi a1, ..., an,... ad esso associato, esiste una funzione intera che ammette come tutti e soli zeri i numeri z1, ..., zn,..., aventi molteplicità, rispettivamente, a1, ..., an,... ║ Teorema di W.: teorema secondo il quale ogni funzione continua definita su un insieme compatto ammette almeno un punto di massimo ed uno di minimo. Più in generale, il teorema afferma che per ogni funzione definita in un compatto C esiste almeno un punto P in C tale che in ogni suo intorno l'estremo superiore della funzione sia uguale all'estremo superiore della funzione su tutto C, ed un punto Q in cui vale la proprietà analoga relativamente all'estremo inferiore; tali punti vengono detti punti di W.