Uomo politico statunitense. Avvocato a Boston,
eletto deputato federalista (1813-17), si batté per la cessazione della
guerra contro la Gran Bretagna. Abbandonata la politica dal 1817 al 1823, si
dedicò totalmente all'attività forense, facendosi notare per la
competenza giuridica, soprattutto in materia di interpretazione delle norme
costituzionali, e per l'abilità oratoria. Tornato alla politica, fu
eletto nuovamente deputato (1823-27) e quindi senatore (1827-41), distinguendosi
per alcune grandi battaglie parlamentari che lo videro protagonista; nel 1934
aderì al Partito Whig. Segretario di Stato (1841-43), stipulò con
la Gran Bretagna il patto detto di
Ashburton-Webster (1842) che diede un
contributo fondamentale al superamento delle dispute confinarie tra gli Stati
Uniti e il Canada. Rieletto senatore nel 1845, dopo essersi battuto contro
l'estensione della schiavitù, nel 1850, in qualità di
sottosegretario di Stato di M. Fillmore, preoccupato di salvaguardare l'unione,
sostenne il compromesso sul regime schiavistico
(Salisbury, od. Franklin,
New Hampshire 1782 - Marshfield, Massachusetts 1852).