Avvocato e uomo politico
scozzese. Redattore, assieme a Th. Hope, del
National League and Covenant
(1638), nel 1638 fu nominato funzionario dell'Assemblea generale e nel 1640
avvocato del re; tra il 1639 e il 1640 prese parte ai negoziati di pace di
Berwick e a quelli di Ripon. Nel 1643 fu tra i commissari incaricati di trattare
con il Parlamento inglese, divenendo perciò membro dell'Assemblea di
Westminster, trasformatasi poi nel Comitato dei due Regni. Dopo l'esecuzione
della condanna a morte di Carlo I e la conseguente scissione con gli
indipendenti e l'offerta della corona a Carlo II,
W. prese parte alla
battaglia di Dunbar, nella quale gli Scozzesi riportarono una pesante sconfitta.
Proclamatosi oppositore dei monarchici, si pose a capo dei
Protesters che
rifiutarono la candidatura al trono di Carlo II. Oppose inizialmente un netto
rifiuto alle offerte di trattativa di O. Cromwell, ma, nel 1657, accettò
di recarsi a Londra per sottoporgli le richieste dei
Protesters,
accettando contemporaneamente la carica di Lord clerk register. Fu pari
nell'ultimo Parlamento di O. Cromwell e in quello di R. Cromwell, e presidente
del comitato di sicurezza. Dopo la Restaurazione venne arrestato in Francia e
giustiziato in Scozia (Edimburgo 1611-1663).