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Waring, Edward.

Matematico inglese. Professore a Cambridge e dottore in Medicina nel 1767, esercitò per alcuni anni la professione di medico in un ospedale di Cambridge, per poi abbandonarla a causa della miopia. Ebbe numerosi interessi scientifici e filosofici; la sua opera principale è costituita dal trattato Miscellanea analytica, riguardante la teoria dei numeri, l'analisi finita e l'algebra. Per quanto riguarda la teoria dei numeri, nel trattato sono enunciati numerosi nuovi teoremi, dei quali solo alcuni presentano una dimostrazione, mentre altri furono per lungo tempo problemi non risolti. Nell'ambito dell'analisi finita e dell'algebra, invece, W. diede un contributo meno innovativo; in particolare, compì diversi studi sulle equazioni reciproche e binomie, operò una classificazione delle quartiche piane, e generalizzò i concetti di cicloide e di epicicloide considerando le curve che si generano dal rotolamento di una linea su una retta o su una curva. (Shrewsbury 1734 - Plealey, Shrewsbury, 1798). ║ Formule di W.: formule che permettono di esprimere i binomi xn + yn, con n numero naturale, mediante la somma algebrica delle quantità x + y e xy. ║ Problema di W.: teorema enunciato dal W. nel 1770, nel quale si afferma che per ogni intero n ≥ 2 esiste un numero intero r, dipendente solo da n, tale che ogni numero naturale N può essere espresso come somma di al più r potenze n-me di numeri interi. Tale teorema venne dimostrato per la prima volta da Hilbert nel 1909, mentre Vinograd nel 1934 ne diede una seconda dimostrazione, esibendo anche una stima migliore di quella data da Hilbert per il limite superiore del numero r.